Tra gli aspetti positivi – spiega la leader della Cisl – penso ai 18 miliardi rivolti al lavoro: 10 miliardi, i famosi 80 euro sotto i 1.500 euro mensili di stipendio per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, e poi gli 8 miliardi della manovra sull’Irap, che irrobustisce sicuramente le imprese e quindi il lavoro. Poi vi sono cose che sono state corrette, giustamente: penso all’intervento che era previsto sui patronati, che attraverso le discussioni nelle Commissioni sia alla Camera che al Senato, è stato assolutamente ridotto. Vi sono però parti mancanti assolutamente da recuperare: l’allargamento degli 80 euro ai pensionati e alle pensionate; e il contratto dei lavoratori della scuola e del pubblico impiego, che da sei anni aspettano che lo Stato, in quanto datore di lavoro, riconosca il loro diritto al contratto”.