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Lombardia. Patronati chiusi domani 4 dicembre e mobilitazione in tutta la regione contro la Legge di stabilità

Pubblicato il 3 Dic, 2015

3 dicembre 2015. In risposta ai tagli previsti dalla legge di stabilità sui Patronati e sui Caf, Cgil, Cisl, Uil e Acli si mobilitano domani 4 dicembre in tutta la Lombardia. I lavoratori dei patronati incroceranno le braccia e tutti i servizi saranno chiusi. In contemporanea, nelle piazze, davanti alle sedi dell’Inps, degli uffici degli enti previdenziali, delle sedi sindacali e della Rai, si terranno presidi e volantinaggi per sensibilizzare l’opinione pubblica. La situazione è grave: sono circa 15 le sedi territoriali dei Patronati che se verranno confermati i tagli previsti dalla legge di stabilità rischiano di non poter proseguire la loro attività. Complessivamente la riduzione delle risorse trasferite dallo Stato ai servizi è di 63 milioni per il 2015-2016 (35 già previsti dalla finanziaria nel 2015, ai quali si aggiungono i 28 della legge di stabilità del 2016 già approvata dal Senato) rispetto ai 430 precedenti. Per i Caf i tagli erano di 40 milioni per il 2016, 70 per il 2017 e 100 a partire dal 2018. Ciò significherà una pesante messa in discussione dei servizi fiscali ai cittadini. La mobilitazione, hanno spiegato i Sindacati, non è tanto in difesa del sindacato e dei suoi operatori, che pure vengono pesantemente colpiti da questi tagli, ma soprattutto per salvaguardare un pezzo importante di stato sociale nel nostro paese, e soprattutto le fasce più deboli della popolazione che vedono nelle nostre attività di tutela un riferimento importante. Angela Presciani, responsabile Inas Cisl Lombardia, sottolinea che “la telematizzazione dell’Inps ha lasciato i cittadini soli, se non potessero rivolgersi ai Patronati non saprebbero come fare. Basta pensare che in Lombardia l’87% delle pratiche dell’istituto è svolto dai Patronati. Oltre ai tagli attuali e a quelli dell’anno scorso i Patronati soffrono il notevole ritardo nell’erogazione del credito che vantano dallo Stato. Dal 2012 al 2014 hanno ricevuto solo l’acconto per i servizi svolti”.

Ufficio Stampa Cisl Lombardia

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