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Banche. Pistonina (Cisl Firenze) e Leoni (First-Cisl Firenze): pressioni commerciali rovina di clienti e dipendenti. Abbiamo denunciato per anni senza essere stati ascoltati

Pubblicato il 16 Dic, 2015

Firenze, 16 dicembre 2015. “Il crac delle 4 banche ha avuto un effetto devastante su migliaia di risparmiatori, ma anche i lavoratori, che oggi qualcuno addita come untori, sono vittime delle storture del sistema creditizio che per anni abbiamo denunciato, per lo più senza essere ascoltati.” Questa è’ la presa di posizione dei Segretari generali della Cisl e della First-Cisl di Firenze e Prato, Roberto Pistonina e Maurizio Leoni, di fronte al rischio che in pasto alla rabbia popolare finiscano, invece dei veri responsabili, i dipendenti, vittime anch’essi del meccanismo perverso e assillante del budget a ogni costo.

“Da molti anni ormai – dicono Pistonina e Leoni – il sistema creditizio privatizzato richiede politiche bancarie fondate sul rendimento economico a vantaggio degli azionisti, in tempi brevissimi; ciò determina, forzatamente, la vendita di prodotti fortemente remunerativi per le banche a scapito spesso della clientela. E questo noi lo denunciamo da anni.” “Comprendiamo a pieno il dramma delle famiglie colpite, aggiunge Leoni, ma siamo certi che i cittadini sapranno distinguere fra i lavoratori, anch’essi vittime di manovre spregiudicate e i veri burattinai, dei quali ci auguriamo emergano quanto prima le gravi colpe. Intanto non ci stancheremo di denunciare chi, in modo sleale, si fa scudo dei suoi dipendenti per eludere le conseguenze dei propri sbagli.”

“Chiediamo anche alle Istituzioni, dice Pistonina, più attenzione su questi fenomeni, anche adottando strumenti specifici, per un maggiore ed effettivo controllo del comportamento delle aziende, rispetto alle conseguenze che le pressioni commerciali selvagge hanno anche sui clienti. Da troppo tempo assistiamo ciclicamente alla vendita di prodotti spazzatura che colpiscono la cittadinanza, prodotti venduti per trasparenti ma che di trasparente poco hanno, considerata l’eccessiva mole di documentazione scarsamente comprensibile ai più. Sarebbe senz’altro più efficace una normativa chiara, sintetica ed efficace, che informi correttamente e in modo comprensibile chi si affaccia al mondo degli investimenti.”

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