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Edilizia. Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil, anno nuovo, problemi vecchi!!!

Pubblicato il 5 Gen, 2016

Bari, 5 gennaio 2015. “L’edilizia, settore che rappresenta il 10% del Pil pugliese e conta oltre 35 mila addetti censiti nelle Casse edili pugliesi, ancora una volta è stato dimenticato dalle politiche della Regione Puglia”. A denunciarlo i Segretari generali di Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil, Salvatore Bevilacqua, Crescenzio Gallo, Silvano Penna che lamentano la mancanza di dialogo e di confronto in questi sei mesi di governo regionale tra le organizzazioni sindacali e il Presidente Emiliano nonostante le continue richieste di incontro inviate direttamente a lui e alla sua squadra di governo, non ultima quella indirizzata all’Assessore alla Formazione e al Lavoro Sebastiano Leo”.
“I dati che la crisi ci consegna sono ormai raccapriccianti: il settore negli ultimi anni ha avuto un calo di quasi il 40% degli occupati, passando dai 60.500 addetti censiti nelle Casse edili per l’anno 2008 ai 35.900 addetti per il 2015 con un perdita di 24.600 lavoratori” spiegano con preoccupazione i sindacalisti. Molti disoccupati, secondo Feneal Filca Fillea hanno scelto la strada dell’emigrazione altri continuano a lavorare, ma in nero, forse nelle campagne oppure nello stesso settore edile, facendo crescere così il dato del sommerso che in edilizia è oramai al 45% della forza lavoro. “Constatiamo che molti cantieri, parte dei quali relativi a lavori pubblici, sono fermi e per questo ne auspichiamo lo sblocco proprio per evidenziare quali potenzialità può esprimere il settore edile in termini di ripresa dell’occupazione, di qualità del lavoro e di rilancio dell’economia pugliese.
Riscontriamo però – aggiungono Bevilacqua, Gallo e Penna – una mancanza di interesse da parte della Regione anche sulle politiche per il lavoro e la formazione professionale verso un settore importante come quello dell’edilizia. Non si spiega diversamente che su 78 progetti ammessi alla valutazione di merito ne sono stati finanziati 34, per un totale di € 16.360.000, e che di questi nessuno interessa l’edilizia o riconducibili al settore delle costruzioni, come se in Puglia questo importante comparto non esistesse”. Sono invece stati finanziati progetti che interessano i comparti della ristorazione, del benessere fisico, dell’agroalimentare e del turismo “certamente tutti settori importanti, ma che non completano la visione di sviluppo di una regione che non può tralasciare o abbandonare i percorsi formativi dei lavoratori edili alle sole risorse e alle scuole di formazione costituite dalla bilateralità edile”.
“E’ quindi necessario – affermano Bevilacqua, Gallo e Penna – rivedere i percorsi di assegnazione delle risorse per la Formazione Professionale attraverso una maggiore finalizzazione delle stesse per singoli comparti affinché nessuno di essi rimanga fuori dalla possibile riqualificazione delle proprie maestranze. Diventa indispensabile – concludono Feneal Filca Fillea – costituire urgentemente un tavolo di lavoro tra le istituzioni, gli enti, le associazioni imprenditoriali e quelle sindacali della Puglia per analizzare e superare i problemi che interessano l’edilizia regionale”.

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