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Settore chimico. Cisl Taranto Brindisi: no alla svendita di Versalis. Si al rilancio della chimica di base

Pubblicato il 19 Gen, 2016

Taranto, 19 gennaio 2016. I segretari generali territoriali di Taranto Brindisi, Antonio Castellucci (Cisl) ed Emiliano Giannoccaro (Femca Cisl), con riferimento allo sciopero nazionale di otto ore di domani mercoledì 20 gennaio, a Brindisi e a Taranto, come in altre città d’Italia dove hanno luogo gli stabilimenti Eni e Saipem, contro il tentativo di svendita di Versalis, manifestano la propria preoccupazione per tale prospettiva e chiedono che Eni conservi in ogni caso la maggioranza nella nuova società, oppure che ne venga coinvolto il Fondo di investimenti strutturali oppure la Cassa Depositi e Prestiti, per ottenere garanzie per il futuro. Cisl e Femca Cisl non sottovalutano come l’ipotesi di cessione prefigurata dall’Eni metta in discussione non solo la chimica di base in Italia ma tutto il settore delle raffinerie ed appaia funzionale a rendere la Società una sorta di compagnia petrolifera con interessi esclusivi nell’esplorazione ed estrazione, appunto, di gas e petrolio, con conseguente disimpegno dal volume di investimenti già annunciati. Lo sciopero di domani non ha certo valore simbolico ma sollecita l’impegno cogente dell’Eni affinché essa si obblighi a rispettare le preoccupazioni dei lavoratori ed a riscontrare gli interessi del Paese, ovvero che la chimica resti italiana. Anche per questo Cisl e Femca Cisl sollecitano le istituzioni locali, la Regione Puglia in primis, a rendersi parte attiva nei confronti di Eni e del sindacato, inducendo l’Azienda a superare i meri annunci ed a firmare accordi dando rassicurazioni e diradando le nubi che minacciano l’asset brindisino di Versalis che è stabilimento moderno, altamente produttivo, per il quale la stessa Regione nel recente passato ha finalizzato significative risorse.

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