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Industria alimentare. Fai-Cisl Modena: domani quattro ore di sciopero per il contratto nazionale

Pubblicato il 21 Gen, 2016

Modena, 21 gennaio 2016. Parte anche a Modena la mobilitazione nazionale dei lavoratori delle aziende alimentari in seguito alla rottura, avvenuta lo scorso 11 gennaio, delle trattative sul contratto nazionale dell’industria alimentare privata, che interessa circa 5 mila lavoratori modenesi. Sono in programma assemblee informative, stato di agitazione, blocco degli straordinari e delle flessibilità contrattuali e dodici ore di sciopero. Le prime quattro sono state proclamate per domani – venerdì il 22 gennaio. Le altre otto ore di sciopero nazionale si terranno il 29 gennaio. «Federalimentare non vuole affrontare gli argomenti principali della nostra piattaforma, che contiene una richiesta di 150 euro lordi di aumento mensile nel quadriennio 2016-2019. Altre richieste riguardano appalti e tutela dei licenziamenti individuali e collettivi – dichiarano Piersecondo Mediani (Fai-Cisl), Marco Bottura (Flai-Cgil) ed Ennio Rovatti (Uila-Uil) – Anzi Federalimentare ha presentato una vera e propria contro-piattaforma con pesanti ricadute sui lavoratori. Essa prevede aumenti retributivi solo dal 2017, spostamento del salario su voci diverse dalla paga base, eliminazione degli scatti di anzianità e premi di produzione, forte aumento della flessibilità contrattuale, contrattazione di secondo livello a invarianza di costi. Sono posizioni troppo distanti ed è inaccettabile il costo per i lavoratori di un settore che in realtà non solo tiene, ma ha buone prospettive di crescita». Sono numerose le prese di posizione delle singole rappresentanze sindacali unitarie, in particolare del distretto delle carni, che contestano la rigidità di Federalimentare sui temi principali della piattaforma sindacale. Tra le prime rsu che hanno proclamato le quattro ore di sciopero di domani – venerdì 22 gennaio – figurano quelle di Grandi Salumifici Italiani e Parmareggio di Modena, Gruppo Fini-Conserve della Nonna di Bomporto, Inalca e Suincom di Castelvetro, Globalcarni di Spilamberto, Alcar Uno, Assofood, Salumificio Gigi e Villani di Castelnuovo Rangone, Agricola Tre Valli di Formigine, Modenaceti e Bellentani di Vignola. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil invitano allo sciopero tutti i lavoratori delle aziende che applicano il contratto Federalimentare.

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