Toscana. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa: no all’accorpamento delle Soprintendenze Archeologiche

Pubblicato il 26 Gen, 2016

Firenze, 26 gennaio 2016. Ieri il personale della Soprintendenza Archeologia Toscana, riunito in assemblea, ha espresso la totale contrarietà alla riforma Franceschini bis, che unifica le Soprintendenze Archeologiche con quelle alle Belle Arti e Paesaggio. E’ ancora in mezzo al guado l’attuazione della riforma del 2014, che mostra ogni giorno di più i limiti di un’operazione fatta senza conoscere la realtà dei luoghi di lavoro,a partire dalle risorse disponibili per arrivare alla procedure, con i Poli Museali e i Musei autonomi funzionanti solo sulla carta e il problema della carenza di personale continuamente negato o accantonato dal Ministero. Accorpare le Soprintendenze non significa rafforzarle, ma avviarle alla scomparsa perchè si tagliano risorse e presenza sul territorio. Con questa “seconda puntata” della riforma, il Mibact dimentica la sua missione istituzionale, la ragione che giustifica la sua stessa esistenza: la funzione costituzionale di tutela e salvaguardia del patrimonio culturale e del paesaggio, funzione che passa attraverso le Soprintendenze. La Soprintendenza Archeologia Toscana conta 6 aree archeologiche aperte al pubblico, tra cui spicca Roselle che registra eccellenti risultati in termini di utenza, un cantiere di scavo visitabile (il Cantiere delle Navi di Pisa) ed altri importanti siti, nonché un nucleo tutela dedicato all’archeologia subacquea; vigila su collezioni e monumenti pubblici e privati, è presente nel territorio con numerosi cantieri di scavo e di restauro, cui si aggiungono gli interventi di archeologia preventiva connessi alla realizzazione di servizi e infrastrutture. La tutela archeologica, insieme a quella architettonica, paesaggistica, storica e artistica, è un’eccellenza italiana: con risorse umane sempre più scarse presidia e salvaguarda il patrimonio, contrasta gli scavi illegali e il traffico di oggetti antichi, limita il consumo del territorio. E per questo è scomoda, è vissuta come un freno allo sviluppo, come un intralcio noioso all’iniziativa imprenditoriale. Il personale della Soprintendenza Archeologia Toscana rivendica la propria specificità e la propria autonomia scientifica e si impegna, in sinergia con CGIL, CISL e UIL, a percorrere tutte le iniziative che possano risvegliare la coscienza civile degli italiani contro il progetto di depotenziamento e disgregazione del compito di tutela che l’articolo 9 della Costituzione affida alla Repubblica Italiana.

Fp Cgil Cisl Fp Uil Pa

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