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Piemonte. Edilizia. Filca Cisl Torino-Canavese: 3mila lavoratori del settore retribuiti con “buoni” Inps

Pubblicato il 29 Gen, 2016

Piemonte, 29 gennaio 2016. “Secondo nostre stime, oltre ai 10mila iscritti alla Cassa Edile provinciale, esistono almeno 7mila lavoratori impiegati nel settore con forme non regolari. Di questi, almeno 3mila sono retribuiti con i voucher. Il fenomeno, in forte aumento negli ultimi anni, va assolutamente contrastato, perché, oltre a non essere conforme alle leggi vigenti, impedisce la libera e leale concorrenza tra le aziende”.

Lo denuncia Gerri Castelli, segretario generale della Filca Cisl Torino-Canavese, il sindacato degli edili che raggruppa in provincia più di 5mila associati.
Il “lavoro accessorio” (voucher) risulta “irregolare” poiché – non prevedendo il contributo cassa edile, previsto per il lavoratore – disattende il Durc e favorisce pratiche elusive che avvantaggiano le imprese senza scrupoli e danneggiano quelle sane.
Il lavoratore edile pagato con voucher perde le prestazioni di welfare riconosciute dalla Cassa Edile. Inoltre, il buono, pur garantendo la copertura previdenziale presso l’Inps e quella assicurativa presso l’Inail, non dà diritto alle prestazioni a sostegno del reddito quali disoccupazione, malattia e assegni familiari.
“Il fenomeno dei voucher in edilizia – conclude Gerri Castelli – si inserisce in una spirale negativa che trascina sempre più il settore verso il degrado delle condizioni economiche e sociali di tutti i soggetti che lo abitano, aggiungendosi alla crisi, al lavoro nero, alle false partite iva, all’associazionismo in partecipazione, all’applicazione di contratti non appartenenti al settore. I controlli, peraltro insufficienti e non mirati, non contrastano purtroppo questa pratica. Ancora una volta, nel settore edile ci perdono i lavoratori e le imprese serie”.

Ufficio stampa Cisl Piemonte

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