Sicilia. Poste, al via il nuovo sistema di recapito, mille i lavoratori a rischiio

Pubblicato il 5 Feb, 2016

5 Febbraio 2016 – Parte lunedì 8 la sperimentazione del nuovo sistema di recapito della posta che, denuncia la Cisl Sicilia per voce di Giuseppe Lanzafame, segretario regionale Slp, “rischia di tradursi nel taglio, nell’Isola, di mille unità di personale”. Il nuovo impianto rivoluziona di fatto la tradizionale organizzazione “garantendo giornalmente, tramite nuove figure, solo il recapito di alcuni prodotti: tra l’altro, la posta prioritaria e i quotidiani”. La sperimentazione dovrebbe concludersi entro il 2017. Nel Paese prende il via in due regioni: in Emilia e in Sicilia. Qui, inizialmente nei comuni di Gravina, Mascalucia, Tremestieri, Acireale, Acicatena, Acicastello, nel Catanese; e ad Augusta in provincia di Siracusa. Il punto è, afferma la Cisl, che “non sono ancora state definite modalità operative, non sono state individuate città metropolitane e sono ignorate le esigenze di cittadini e lavoratori”. Cosicché “tante nubi”, secondo il sindacato, si addensano sul nuovo modello di distribuzione che l’azienda vorrebbe già modificare rispetto a quello concordato nel settembre scorso. “Mancano strutture e mezzi – osserva Lanzafame – con seri rischi per la qualità del servizio e del lavoro”. Soprattutto, a preoccupare è l’eccedenza di personale nella quale si potrebbe scivolare: quasi mille lavoratori che solo in parte potranno essere riqualificati per essere assegnati ai servizi finanziari. “Una perdita enorme – tuona la Cisl – in una regione così fortemente priva di lavoro”. “L’azienda – aggiunge Lanzafame – si apra semmai a nuovi mercati, a cominciare dal digitale”.

Ma a preoccupare la Slp è anche “la recente esuberanza aziendale” sul fronte dei procedimenti disciplinari. “A nostro avviso – commenta il segretario – c’è bisogno di una più profonda riflessione e di chiarimenti. Certe contestazioni non possono che nuocere a un clima aziendale già di per sé rovente. Noi vigileremo sul rispetto degli accordi sindacali e dei diritti dei lavoratori”. (ug)

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