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Garanzia Giovani. Cisl Calabria: due priorità, rifinanziare il bonus assunzionale e colmare i ritardi nei pagamenti dei tirocini

Pubblicato il 24 Feb, 2016

Lamezia Terme, 24 febbraio 2016. “Nonostante i ritardi accumulati, il Programma Garanzia Giovani Calabria riesce ad impegnare l’intero ammontare di risorse disponibili su diverse le misure. In overbooking e quindi esaurite le risorse stanziate per il bonus occupazionale che hanno consentito l’attivazione di circa 1150 nuovi contratti di lavoro, la maggior parte dei quali a tempo indeterminato, anche per effetto della possibilità di cumulare lo sgravio degli 8.000 fino al 31 dicembre 2015. L’ultima riprogrammazione avvenuta con la DGR 560 del 21 dicembre 2015 aveva assegnato alla misura Bonus assunzionale 5.600.000, rispetto alla dotazione precedente di circa 10.700.000 euro. La riduzione delle risorse, avvenuta per effetto di valutazioni sugli andamenti occupazionali del mercato del lavoro calabrese e il successo della misura, lasciano ora le aziende calabresi senza la possibilità di godere del bonus assunzionale che il Ministero ha raddoppiato per il 2016”. Questo dichiarano il Segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti, e il Segretario regionale, Giuseppe Lavia. “E’ evidente che urge intervenire per colmare questo gap, rifinanziando, anche attraverso risorse PAC, la misura del bonus occupazionale, per incentivare nuove assunzioni di giovani neet calabresi e magari dare la possibilità alle aziende di trasformare i tirocini in lavoro stabile. – Occorre, inoltre, costituire una vera task force, dotando gli uffici preposti di un numero adeguato di risorse umane, per colmare i ritardi accumulati nel pagamento dei tirocini dei giovani neet, perché prima di tutto garanzia giovani sarebbe dovuta essere una operazione capace di ridare speranza a chi è scoraggiato Il recente Rapporto Excelsior sui fabbisogni occupazionali delle imprese stima che oltre il 30% delle nuove assunzioni nel 2016 riguarderà giovani sotto i 29 anni. continuano i due sindacalisti”. “La CISL, per queste ragioni, chiede alla Regione Calabria un intervento immediato. Le imprese calabresi debbono godere almeno delle stesse agevolazioni di cui godono le imprese delle altre regioni per le assunzioni dei giovani . Riteniamo anzi, che in ragione delle debolezze strutturali dell’economia calabresi, concludono Tramonti e Lavia, il Governo debba rendere strutturale lo sgravio contributivo riportandolo per le ragioni del SUD agli 8.000 euro annui, anche utilizzando le risorse che il Governo ha risparmiato sul cofinanziamento nazionale dei Fondi Strutturali che nella programmazione 2014-2020 è passato dal 50 al 20%. Purtroppo dal Master Plan per il Sud, al Patto per la Calabria, dal completamento della Salerno Reggio Calabria, ai ritardi nella realizzazione della S.S.106, tutto conferma che nell’agenda del Governo la Calabria ed il Sud sono stati cancellati.”

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