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Terremoto Nepal. da Cgil, Cisl e Uil di Modena e Reggio Emilia 27 mila euro per ricostruire scuola

Pubblicato il 9 Mar, 2016

Reggio Emilia, 9 marzo 2016. Cgil, Cisl e Uil di Modena e Reggio Emilia hanno donato 27 mila euro a un’associazione di volontariato internazionale attiva in Nepal. Il denaro sarà utilizzato per ricostruire una scuola distrutta dal disastroso terremoto del 25 aprile 2015. L’associazione sostenuta dai sindacati confederali modenesi e reggiani si chiama Yeshe Norbu onlus, ha sede a Pomaia (Pistoia) e si dedica alle adozioni a distanza e altri progetti umanitari. «Nel corso degli anni Yeshe Norbu onlus ha aiutato migliaia di bambini, anziani, monaci e disabili attraverso il sostegno a distanza – spiegano Cgil di Modena e Reggio, Cisl Emilia Centrale e Uil di Modena e Reggio –. Inoltre ha finanziato molti progetti collettivi per aiutare i profughi tibetani. Ha costruito mense gratuite, ristrutturato edifici, centri di cura e scuole in India, Nepal, Tibet e Mongolia, sostenuto case-famiglia per bambini disabili, acquistato automezzi e gruppi elettrogeni. Inoltre è stata tra i primi soccorritori delle vittime del sisma in Nepal distribuendo cibo, medicine, coperte e tende, collaborato a programmi di ricostruzione». I sindacati hanno deciso di aiutare questa Onlus alla luce del protrarsi della grave situazione in cui versa il Nepal a quasi un anno dal violento sisma (magnitudo 7.8) del 25 aprile 2015. I 27 mila euro donati da Cgil di Modena e Reggio, Cisl Emilia Centrale, Uil di Modena e Reggio saranno spesi per ricostruire la scuola elementare di Dada, un villaggio che sorge a 2.300 metri di quota nella zona prehimalayana del Nepal, a 180 km dalla capitale Katmandu. Edificata nel 1983 grazie a un insegnante del posto, la scuola di Dada ha subito seri danni a causa del terremoto, tanto che attualmente gli scolari sono costretti a studiare in aule di fortuna realizzate con lastre di zinco. Prima del terremoto la scuola era composta da dieci classi. Le due destinate all’asilo (in cui si applica il metodo Montessori!) sono state già ricostruite dal monastero di Kopan, una delle organizzazioni più affidabili e attive nei soccorsi ai terremotati, grazie anche ai suoi stretti rapporti con numerosi enti occidentali. Il progetto riguarda le altre aule che servivano per i 160 bambini (dalla prima elementare alla terza media) provenienti dai numerosi piccoli villaggi della zona. Per raggiungere la scuola, molti di loro camminano anche per 5 chilometri su sentieri di montagna, come succedeva una volta anche da noi. Il costo per la ricostruzione di un’aula antisismica è di circa 2.200 dollari, su cui incide pesantemente il trasporto dei materiali, parte in camion e parte a spalla. La zona in cui si trova la scuola, infatti, è sempre stata di difficile accesso, ma ora le piogge monsoniche hanno aggravato i danni alle strade interne che erano già franate dopo il terremoto. Il progetto completo include anche gabinetti, potabilizzazione dell’acqua, docce e una stanza per la segreteria della scuola. Comunicato Cgil, Cisl, Uil di Modena e Reggio Emilia

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