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Calabria. Cisl regionale: “Necessaria una svolta sui Fondi comunitari”

Pubblicato il 23 Mar, 2016

Lamezia Terme, 23/03/2016. “La notizia della perdita di 28 mln di euro relativi al PSR 2007-2013 è grave e non può passare inosservata”. A scriverlo in una nota, il Segretario Generale CISL Calabria Paolo Tramonti, sottolineando come il sindacato calabrese abbia “ripetutamente evidenziato come il pieno utilizzo delle risorse comunitarie è fondamentale per attuare quegli interventi strutturali sulla crescita e l’occupazione di cui la Calabria ha assolutamente bisogno e di cui l’agricoltura rappresenta sicuramente un punto di forza e una grande opportunità. Proprio da questa negativa vicenda si deve partire per una netta inversione di tendenza rispetto alle gestioni del passato. La Calabria, per le drammatiche condizioni di contesto, non può permettersi di perdere nemmeno un euro soprattutto nell’attuale fase in cui il Governo nazionale continua a mostrare disattenzione verso il Sud. Le risorse comunitarie rappresentano quasi esclusivamente l’unica fonte di finanziamento a cui attingere per programmare e realizzare processi di crescita e di sviluppo per i nostri territori e favorire la necessaria integrazione della Calabria con le altre aree del Paese e dell’Europa. Per fare questo stiamo chiedendo da più tempo che i metodi di gestione siano completamente diversi rispetto al passato nei contenuti e nell’approccio. Velocizzazione nell’utilizzo dei fondi, efficienza amministrativa, chiarezza dei bandi, trasparenza dell’azione politica e amministrativa, valutazione e monitoraggio degli indicatori dei risultati, condivisione delle scelte con i portatori di interesse sociale e quindi un maggiore coinvolgimento del Partenariato economico-sociale che sia messo in condizione di svolgere fino in fondo il proprio ruolo”. “Solo così – per la CISL – si potrà evitare in futuro di incorrere negli stessi errori del passato misurando l’efficacia e l’utilizzo delle risorse comunitarie oltre che su indicatori quantitativi, soprattutto -conclude Tramonti- sulla capacità di incidere realmente sulle condizioni di vita delle nostre comunità, a partire dalla creazione di sviluppo, lavoro e occupazione”.

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