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Tav. Donnola (Filca-Cisl Piemonte): la messa in sicurezza dei cantieri contro gli attacchi dei No Tav costerà 400 milioni

Pubblicato il 24 Mar, 2016

Torino, 24 marzo 2016. “La cifra esorbitante che sarà necessaria per la messa in sicurezza della Torino-Lione contro gli attacchi dei No Tav è di 400 milioni di euro, e sarà impiegata per le reti, i cancelli, e la videosorveglianza. Inoltre in questi 5 anni il governo italiano avrebbe già speso 63 milioni di euro per la difesa del cantiere Tav e per la riparazione dei danni provocati da chi si oppone a questa opera. Una vera vergogna!”. Lo ha dichiarato Piero Donnola, segretario generale della Filca-Cisl Piemonte, commentando i dati forniti dal ministero delle Infrastrutture e i risultati di uno studio realizzato dall’Università Bocconi. “Ad oggi le proteste violente dei No Tav sono costate allo Stato, e quindi alle tasche degli italiani, ben 63 milioni di euro, dei quali 35,6 legati alla sicurezza. A questa cifra bisogna aggiungere i quasi 10 milioni di euro persi per il crollo del turismo nella zona. E in futuro rendere sicuro il cantiere ci costerà ben 400 milioni di euro. La cosa davvero paradossale è che molti No Tav hanno usato proprio i treni ad alta velocità per recarsi da tutta Italia nella zona dei cantieri. Mi dispiace per loro – aggiunge Donnola – ma la Tav non solo sarà realizzata, ma consentirà al sistema dei trasporti nazionale ed europeo di fare un salto di qualità notevole e prezioso per l’economia. Anche perché rinunciare all’opera, come si evince da un dossier del Certet, costerebbe 20,7 miliardi di euro, oltre i 460 milioni di euro di multa pagati all’Ue per non aver portato a termine l’opera”, ha concluso il sindacalista degli edili della Cisl.

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