Emilia R. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil contrarie al lavoro nei festivi

Bologna, 25 marzo 2016. Il lavoro nei giorni festivi non è un obbligo. Lo ricordano le organizzazioni sindacali del commercio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dell’Emilia-Romagna, che confermano la loro netta contrarietà alle aperture festive nel settore del commercio. «Oggi vediamo rafforzato quanto da noi sempre sostenuto sulla base dei contenuti del contratto collettivo nazionale di lavoro: la disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e autonoma di lavoratrici e lavoratori – sottolineano le sigle – Recenti sentenze confermano questa nostra impostazione, secondo la quale il datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definisce illegittima l’eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo». Per questo nelle festività pasquali (domenica 27 e lunedì 28 marzo), nell’anniversario della Liberazione (lunedì 25 aprile), nella festa dei lavoratori (domenica 1 maggio) e della Repubblica (giovedì 2 giugno), Filcams Cgil, Fisacscat Cisl e Uiltucs Uil regionali invitano i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali ad astenersi dal lavoro festivo. Gli stessi sindacati ricordano che la liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 con il decreto “salva Italia” ha eliminato ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su migliaia di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie. Le nuove regole, ancora ferme in Parlamento, se da una parte permetteranno agli enti locali e alle parti sociali di ridiscutere gli orari di apertura degli esercizi commerciali nei territori, dall’altra, non ponendo vincoli, se non la chiusura in sole sei festività, sostanzialmente non risolveranno il problema. «Le liberalizzazioni sono sbagliate, non aiutano la crescita economica, creano dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle cittadelle del consumo, sviliscono la qualità del lavoro spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti a orari ben poco concilianti con le necessità di riposo. Per queste ragioni – concludono le segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – invitiamo all’astensione dal lavoro per tutto il turno di lavoro delle festività sopra riportate, ricordando ai lavoratori che sulla base delle norme contrattuali vigenti e alla luce delle recenti sentenze della Cassazione, possono rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività, senza incorrere in nessuna sanzione».

Condividi