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Trasporto pubblico locale. I Sindacati dei trasporti di Modena hanno indetto per lunedì 11 aprile uno sciopero provinciale dei lavoratori Seta

Pubblicato il 6 Apr, 2016

Modena, 6 aprile 2016. Ancora uno sciopero provinciale nel trasporto pubblico locale. Dopo quello dell’8 marzo scorso, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna e Faisa Cisal di Modena hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per l’intera giornata di lunedì prossimo 11 aprile. Saranno rispettate le fasce di garanzia. «La protesta è motivata dal perdurare dei difficili rapporti con la direzione aziendale di Seta, che continua a negarci il confronto – spiegano le sigle sindacali – Contestualmente l’azienda ha proceduto a una riorganizzazione degli orari e turni di lavoro non solo senza alcun confronto sindacale, ma con ricadute negative sia sui lavoratori che sugli utenti». In particolare i sindacati contestano a Seta il mancato rispetto degli accordi sulla normativa dei turni, mentre nuovi problemi si sono aggiunti con la chiusura del deposito di Serramazzoni, spostato a Pavullo, con inevitabili numerose corse a vuoto tra i due paesi per continuare a garantire il servizio su Serramazzoni e il rischio di disagi per gli stessi utenti. Dai turni di lavoro alle disfunzioni del nuovo sistema dei buoni mensa alla vetustà dei mezzi che mette a rischio la sicurezza di utenti e personale, sono tante le questioni sul tappeto che i sindacati vorrebbero discutere con la direzione di Seta. In particolare Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna e Faisa Cisal di Modena sollevano la questione dei nuovi assunti che, a distanza di tre anni dall’assunzione, non hanno il riconoscimento del salario di secondo livello e guadagnano circa 1.050 euro mensili, cioè 200 euro mensili in meno rispetto ai colleghi. Inoltre i sindacati denunciano i disservizi verificatisi nel periodo pasquale: non sono stati cambiati gli orari alle fermate nel servizio urbano di Modena e l’utenza si è sfogata più volte con gli autisti. Gli stessi disservizi erano accaduti anche a Natale e la scorsa estate: in pratica, dicono i sindacati, tutte le volte che cambia il servizio, Seta non informa a dovere l’utenza, limitandosi a pubblicare i cambi di orario sul proprio sito, ma non alle fermate. «Chiediamo al presidente Bulgarelli di mantenere fede all’impegno, preso ormai alcuni mesi fa, di convocarci per presentare il nuovo piano industriale», affermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna e Faisa Cisal di Modena, che sollecitano anche la proprietà (gli enti locali modenesi, azionisti di Seta) e la Regione Emilia-Romagna affinché chiariscano il progetto relativo all’azienda unica regionale del trasporto pubblico locale. Ufficio stampa Cisl Modena

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