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Settore lapideo. Filca Cisl Toscana: altro incidente mortale. Più formazione e rivedere le norme sulle pensioni

Pubblicato il 9 Mag, 2016

Firenze, 9 maggio 2016. “Insistere sulla formazione e la cultura della sicurezza e rivedere le norme sui pensionamenti, perché dopo i 60 anni certi lavori forse sarebbe giusto non doverli fare.” E’ la prima reazione, insieme all’espressione di “grande dolore e vicinanza affettuosa alla famiglia”, di Giacomo Bondielli, coordinatore del settore lapideo per la Filca-Cisl Toscana al nuovo incidente mortale sul lavoro avvenuto stamani a Massa. “Siamo affranti – dice Bondielli – ancora un morto a appena 15 giorni dalla duplice tragedia di Colonnata. Dalla dinamica di quanto è accaduto stamani, per come è stato possibile ricostruirla finora, emergerebbe che qualcosa non è stato fatto secondo i canoni della sicurezza. Purtroppo talvolta a tradire i lavoratori è la confidenza con una lavorazione che si conosce. E quindi dobbiamo insistere ancor più sulla formazione e la cultura della sicurezza, che sono basilari in settore come questo, molto pericoloso. Le procedure da rispettare salvano vite.” “E poi – aggiunge il sindacalista Filca – forse dovrebbero essere davvero riviste le norme per la pensione. La vittima aveva 61 anni e, a quanto abbiamo saputo, già molti anni di contributi. E lavori così, oltre i 60 anni sono doppiamente pericolosi.” “Infine, e anche qui ci ripetiamo, bisogna dissolvere la cappa di omertà che permea il settore lapideo. Spesso anche noi sindacalisti non riusciamo a farci raccontare com’è andata o come avvengono certe lavorazioni. Se vogliamo uscire da questa situazione ci vuole più trasparenza.”

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