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Igiene ambientale. Cisl Emilia Centrale: domani manifestazioni in occasione del nuovo sciopero nazionale di 24 ore per il rinnovo del contratto

Pubblicato il 14 Giu, 2016

Modena, 14 giugno 2014. Nuovo sciopero nazionale dei lavoratori dell’igiene ambientale (raccolta e smaltimento rifiuti, spazzamento strade, spurghi, derattizzazione, ecc.) a sostegno della vertenza per il rinnovo dei contratti di lavoro Fise-Assoambiente e Utilitalia (privato e pubblico). Domani – mercoledì 15 giugno – gli addetti incrociano le braccia per 24 ore. Si tratta del secondo sciopero nazionale, dopo quello del 30 maggio scorso al quale ha aderito il 90 per cento dei lavoratori. Oltre allo sciopero sono previste manifestazioni territoriali. A Modena si tiene un presidio in piazza Torre dalle 9.30 alle 12.30 e una delegazione di lavoratori e sindacati incontra il sindaco Muzzarelli. A Modena la vertenza per il rinnovo del contratto interessa circa 700 persone che lavorano in aziende pubbliche e private, tra cui Hera, Aimag, Brodolini (distaccamenti Modena e Sassuolo) e Rieco (Mirandola). «I contratti sono scaduti da ormai 29 mesi e le associazioni datoriali finora non si sono dimostrate disponibili a discutere nel merito – affermano Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel – Ribadiamo che serve un rinnovo che migliori le regole sugli appalti e sui passaggi di gestione, i turni e i pesanti carichi di lavoro; un rinnovo che ampli le garanzie sulla salute e sicurezza, che eviti il potere discrezionale sui licenziamenti facili e dia i giusti aumenti retributivi; un contratto che sviluppi anche i servizi ai cittadini e la produttività delle imprese. Il sindacato ha lanciato la sfida della modernizzazione attraverso un ciclo integrato del lavoro che punta alla qualità ambientale e a tariffe contenute per i cittadini». A seguito della mobilitazione del 30 maggio è intervenuto anche il presidente dell’Anci Piero Fassino chiedendo che riprenda il negoziato in tempi brevi e che le parti siano disponibili a raggiungere rapidamente un accordo. Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel concordano con la posizione del presidente Anci e sottolineano che, essendo l’igiene ambientale un pubblico servizio essenziale per i cittadini, il protrarsi del negoziato e l’interruzione del servizio stesso comportano gravi disagi che è interesse di tutti evitare.

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