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Puglia/Sanità. Cgil, Cisl Uil Taranto a Regione e Governo: “Riequilibrare e riqualificare l’offerta sanitaria nel territorio”

Taranto, 15 giugno 2016 – Dissenso di Cgil, Cisl, Uil Taranto sulle scelte che la Giunta Regionale sta compiendo sul riordino della sanità pugliese. E per la straordinaria situazione del territorio ionico, i sindacati avanzano sia alla Regione Puglia sia al Governo nazionale, precise richieste concernenti il riequilibrio e la riqualificazione dell’offerta sanitaria nel territorio.

“Tali scelte, almeno fino a questo momento, – si legge in una nota unitaria – stanno di fatto ignorando la grave situazione dell’offerta sanitaria in una realtà come da tutti riconosciuta ad alto rischio ambientale e già con gravi danni patologici presenti su un’alta percentuale di cittadini. Cgil, Cisl, Uil, a livello regionale e territoriale, “da tempo evidenziano e denunciano carenze e squilibri che penalizzano gli abitanti della provincia ionica, rispetto ad altre realtà pugliesi. A seguito dei due precedenti Piani di rientro, infatti, questa realtà territoriale è penalizzata non solo in ordine alle Strutture ospedaliere ma anche alla qualità e quantità di posti letto (con 2,8 posti/letto ogni 1000 abitanti, a fronte di una media regionale del 3,4 e nazionale del 3,7) con conseguente mancanza di riorganizzazione della rete di Medicina territoriale, oltreché della rete di Emergenza Urgenza. Essa è, ulteriormente, penalizzata per la notevole carenza quanti/qualitativa di organici che di fatto condiziona e circoscrive l’offerta sanitaria, comunque assicurata nei limiti del possibile dal personale con responsabilità ma con notevoli disagi e sacrifici. La realtà tarantina è inoltre indebolita dalla carenza di strutture sanitarie che, nella situazione data, sarebbero essenziali come la Chirurgia Toracica ed una Pneumologia di qualità che proprio in ragione della situazione epidemiologica del territorio, nella precedente programmazione regionale (Regolamento Regionale n.36/2012), erano già previste rispettivamente con 10 (Chirurgia Toracica) e 15 (Pneumologia) posti letto al “SS. Annunziata”. Tale previsione, purtroppo, non trova conferma anzi appare cancellata dall’attuale Piano di riordino regionale, mentre restano confermati ma insufficienti i 37 posti letto di Pneumologia in alcune Cliniche private”. Oltretutto, continua ad essere assente una organizzazione di strutture complesse di Allergologia, in risposta alle esigenze di patologie allergiche largamente presenti nel territorio.

La Giunta Regionale non può ritenere convincente affermare che in Puglia vi sono già 6 strutture di Chirurgia Toracica quando ce ne dovrebbero essere solo 5, perché le stesse sono distribuite in maniera squilibrata, con ben 3 a Bari, 2 a Foggia e 1 a Lecce. Per CGIL CISL UIL le strutture di Chirurgia Toracica andrebbero ridistribuite più equamente (e in tal modo si sarebbe espresso recentemente anche il Ministero della Salute), badando prima di tutto ai bisogni delle aree a rischio ambientale, come lo sono Taranto e Brindisi. Su queste questioni e su quelle che riguardano più specificamente la situazione dell’Emergenza Urgenza, una più compiuta strutturazione del Polo Oncologico, la prevenzione e il pieno funzionamento del Centro Salute e Ambiente ma soprattutto l’indispensabile adeguamento degli organici della Sanità pubblica tarantina prevedendo anche Concorsi pubblici per il territorio, CGIL CISL UIL come primo momento di una mobilitazione territoriale più ampia ed efficace, hanno già chiesto un confronto urgente con la Direzione Generale della ASL/TA. Ciò allo scopo di conoscere se ci siano e quali proposte che la stessa abbia, eventualmente, prodotto nei confronti della Regione rispetto a tutte le questioni sopra evidenziate ed alla necessità di promuovere una più alta qualità della sanità tarantina (Strutture, attrezzature, primariati, ecc.) capace di abbattere i livelli di mobilità passiva; soprattutto su quale ruolo la ASL stia svolgendo presso la Regione, rispetto alla necessità di considerare la realtà sanitaria tarantina in tutta la sua straordinaria specificità e gravità. Con riferimento, infine, alle prese di posizione e richieste che hanno espresso in maniera sostanzialmente convergente Parlamentari e Consiglieri Regionali eletti nella provincia ionica, Istituzioni locali a partire dal Comune di Taranto, Forze politiche e l’Associazionismo sociale e familiare, CGIL CISL UIL promuoveranno contatti ed iniziative per un fronte comune che, rivolgendosi non solo alla Regione ma anche al Governo nazionale, faccia correggere le scelte in atto e promuova iniziative ed atti, anche straordinari, per dotare Taranto di quelle capacità di prevenzione e cura che, ad oggi e alla prova dei fatti, sono assolutamente insufficienti ed inadeguate, quando non del tutto assenti.

Il Governo, che si sta adoperando a favore di Taranto per salvaguardare ed implementare risanamento ambientale, lavoro ed attività produttive non può non giocare fino in fondo il suo ruolo, anche e soprattutto per quanto riguarda la salute dei cittadini in una realtà così duramente colpita dal danno ambientale”.

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