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Puglia. Ilva, allarme Fim per sviluppi lavorativi indotto e timore tensioni sociali difficilmente governabili

Taranto, 5 Giugno 2016 – Preoccupazione dei sindacati sulle prospettive occupazionali dei circa 12 mila addetti diretti del siderurgico ionico, allarmati anche dagli “sviluppi lavorativi futuri delle migliaia di lavoratori che hanno finora operato nel sistema appalto (industriale, edile, pulizie industriali e trasporto, in primis) e nell’indotto (mense, pulizie civili, multi servizi, ecc.) che oggi sono, oltretutto, alle prese con l’emergenza ammortizzatori sociali in fase di esaurimento e ciò potrebbe ingenerare tensioni sociali difficilmente governabili”. Ribadisce così in una nota il Coordinamento Ilva Appalto Indotto della Cisl Taranto Brindisi, presieduto dal Segretario Generale Antonio Castellucci, le proprie ‘decise’ posizioni sul futuro del Gruppo Ilva. E nello specifico con riferimento alla credibilità del Piano industriale, del Piano Ambientale e del Piano Occupazionale diretto, indiretto e indotto in via di definizione, rispetto ai quali deve farsi garante il Governo favorendo in tempi congrui il confronto con il Sindacato da parte dei nuovi soggetti che acquisiranno, in proprietà o in fitto, gli stabilimenti di Taranto, Genova, Novi Ligure e Racconigi.

“Di fatto è anche sulla testa di queste lavoratrici e di questi lavoratori, oltreché del territorio ionico e, quindi, del Paese, – prosegue la nota – che si sta giocando in queste settimane una partita assai delicata su uno scenario mondiale di produzione e di prezzi dell’acciaio che altrove fa i conti con una sovraccapacità produttiva, mentre l’Italia registra il -3,5 per cento rispetto all’anno scorso”. Il Coordinamento Ilva Appalto Indotto della Cisl Taranto Brindisi rivendica e sollecita l’impegno del nuovo Gruppo a restituire piena integrità al processo produttivo correlato, appunto, alle potenzialità dello stabilimento di via Appia, dopo avere provveduto al risanamento ambientale del sito industriale, così come previsto dall’A.I.A. in quanto scelta di garanzia – per la prevenzione sanitaria dei lavoratori e dei cittadini – corrispondente pienamente all’interesse sociale, economico e produttivo generale. Contestualmente sollecita il Governo a confermare tutte le garanzie correlate alla copertura degli ammortizzatori sociali, da sempre rivendicate dal Sindacato tanto per l’appalto quanto per l’indotto, in quanto strettamente correlate al principio stesso del rilancio dello stabilimento caldeggiato dal Governo. Il prolungamento dei tempi, deciso di recente, per il perfezionamento dell’acquisto (o del fitto) del Gruppo Ilva non deve affatto riverberarsi negativamente proprio su questi lavoratori. E se è vero che non può esistere una economia industriale forte in Italia, senza una grande industria siderurgica, è altrettanto vero che a Taranto devono essere recuperate le tante incertezze, oltre agli inutili ritardi accumulati dal 2012 in poi. Ecco perché, su tutte le questioni sopra richiamate, il Coordinamento Ilva Appalto Indotto della Cisl Taranto Brindisi conferma essere prioritario il confronto con il Sindacato e l’elaborazione di strategie negoziali preventive per salvaguardare anche l’occupazione dell’appalto e dell’indotto siderurgico, in tal modo rendendo nuovamente il Gruppo Ilva in generale e lo stabilimento di Taranto in particolare, eccellenza produttiva sostenibile sia sul versante ambientale interno ed esterno alla fabbrica che su quello sociale”.

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