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Canone Rai e seconde case. Adiconsum Reggio Emilia: pronti ad assistere contro i possibili inghippi

Pubblicato il 6 Lug, 2016

Reggio Emilia, 6 luglio 2016. Stando agli spot, quest’anno pagare il canone tv sarebbe dovuto essere semplice come accendere la luce, ma la realtà dei fatti, a pochi giorni dal primo addebito, resta ancora ben diversa. Infatti, dopo mesi di incertezze ed informazioni discordanti, i reggiani troveranno l’importo del canone Rai inserito all’interno della prossima bolletta dell’energia elettrica. Più precisamente, nella bolletta di luglio gli utenti riceveranno l’addebito di 70 euro corrispondente ai primi 7 mesi del 2016. Come noto, il canone deve essere pagato dalle sole utenze elettriche residenziali (tariffa D1, D2 e D3) ed è dovuto una sola volta per ciascuna famiglia anagrafica, quindi nessun canone è previsto per le seconde case. Almeno in teoria. “Ci aspettiamo anomalie ed errori nell’applicazione pratica della riforma – fa sapere Massimo Rancati, referente di Adiconsum Reggio Emilia, l’associazione a difesa dei consumatori promossa dalla Cisl Emilia Centrale –. Basti pensare, ad esempio, che le compagnie elettriche non sono in grado di distinguere tra i clienti non residenti e quelli residenti con impegno di potenza superiore a 3 kW, con il rischio evidente di addebiti pazzi anche su utenze domestiche non residenti ed a danno di contribuenti che legittimamente non hanno presentato alcuna dichiarazione sostitutiva”. Che fare dunque di fronte all’addebito di un canone che si ritiene non essere dovuto? “Il consiglio è di rivolgersi ad Adiconsum per valutare insieme caso per caso – continua Rancati –. D’altronde, a completamento della nuova normativa, manca ancora un provvedimento che chiarisca cosa devono fare gli utenti per evitare il prelievo del canone non dovuto e come chiedere il rimborso del canone indebitamente riscosso, magari tramite Rid”.

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