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Trasporto ferroviario. Cisl e Fit Toscana: “Tav: o tunnel e Foster, oppure via l’alta velocità da Santa Maria Novella. Non si pensi a una colata di cemento”

Pubblicato il 19 Lug, 2016

Firenze, 19 luglio 2016. “Per risolvere i problemi del trasporto ferroviario locale non ci sono alternative: o si rispettano gli impegni presi, con la realizzazione del tunnel e della stazione Foster, oppure i treni ad alta velocità non debbono più fermare a Santa Maria Novella.” A dirlo sono il segretario generale aggiunto della Cisl Toscana, Ciro Recce e il segretario generale della Fit-Cisl toscana, Stefano Boni, che intervengono con una nota sul dibattito riapertosi sul nodo fiorentino dell’alta velocità, cercando di fare chiarezza sulle tante affermazioni, anche imprecise, fatte nelle ultime due settimane. A cominciare dalle “nuove tecnologie” che permetterebbero di far circolare sugli stessi binari treni locali e ad alta velocità. “Gli investimenti di cui tanto si parla, che le Ferrovie stanno facendo in nuova tecnologia sul nodo ferroviario di Firenze, circa 80 milioni di euro – spiegano Recce e Boni – consistono nel ricomprendere tutte le funzioni della circolazione, nella stazione di Firenze Campo Marte, permettendo ai treni una migliore performance sia in puntualità che in velocità. E’ d’obbligo però sottolineare che non siamo su tratte rettilinee con velocità costanti e, sopratutto, che abbiamo a che fare con treni diversi (regionali e interregionali, AV, Intercity, merci) tutti con caratteristiche specifiche che in qualche maniera non permettono di rispettare i tempi previsti sulla carta.” Pertanto “non si risolve il problema della strettoia fra le stazioni di Rifredi e SMN, né quello delle precedenze fra Campo Marte e SMN”. Ed è “assolutamente da scartare l’eventuale proposta delle FS di creare la stazione AV a Campo Marte o a Rifredi per poi comunque far arrivare, o tutti o in parte, i treni a Firenze Smn. Questo penalizzerebbe ancora una volta i treni regionali.” Alla luce di queste considerazioni e del fatto che “liberare i binari di superficie per il trasporto locale è un obiettivo primario e irrinunciabile”, se si sceglie di non fare più il tunnel e la nuova stazione sotterranea, bisogna trovare un’altra collocazione per la fermata dell’alta velocità a Firenze, che non sia SMN: “Solo così infatti – spiegano Recce e Boni – sarà possibile uno sviluppo sostenibile del trasporto pubblico locale su ferro e la stazione di Firenze Santa Maria Novella potrà diventare il centro per la mobilità territoriale nella Regione, tenendo conto anche delle linee tranviarie che si stanno costruendo. Le Istituzioni se decidono di seguire le FS in queste nuove proposte, devono individuare anche la soluzione per portare i viaggiatori AV a Firenze dalla stazione individuata, per dare loro l’opportunità di prendere i treni regionali per le città della Toscana.” “Rimane il fatto – considera ancora la Cisl – delle responsabilità rispetto alle centinaia di milioni di euro spesi, agli sfratti eseguiti, alla realizzazione di alcune opere propedeutiche alla stazione Foster e altrimenti inutili, senza contare le penali milionarie da pagare alla ditta vincitrice dell’appalto. Chi si fa carico di questo enorme spreco di denaro pubblico? Come verrà gestito lo scavo della stazione Foster ormai realizzato?” E proprio in quest’ottica Recce e Boni lanciano un monito chiaro: “Noi diciamo NO ad una mega speculazione edilizia con negozi, appartamenti e altro nel cuore della città proprio dove oggi c’è lo scavo Foster.” Rimettere in sicurezza la falda acquifera nel suo corso originale e ricoprire il tutto attrezzando poi l’area a verde pubblico. Questa per noi, in questo caso, è la sola soluzione percorribile; nessuno capirebbe il perché del no al tunnel e il si ad enormi colate di cemento nel cuore della città.”

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