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Lombardia. Chiusura definitiva di 46 Uffici Postali nella regione e apertura a giorni alterni per altri 121

Pubblicato il 3 Lug, 2015

3 Luglio 2015 – “Continuiamo ad esprimere un giudizio fortemente negativo sul contenuto del piano, e sulla deludente intesa raggiunta fra Poste e Regione Lombardia, che continua a non cogliere l’enorme opportunità che la rete di Poste Italiane (fisica e infrastrutturale) potrebbe offrire ai cittadini e all’intera economia della nostra regione”. E’ quanto si legge in una nota del Responsabile CISL Poste Lombardia, Giuseppe Marinaccio.

“Da parte della Regione Lombardia è stato un grave errore accettare l’imposizione di Poste Italiane di non volere il sindacato ai tavoli di confronto in quanto meglio di ogni altro soggetto istituzionale è in grado di conoscere i dati del lavoro e del traffico anche nei singoli uffici.
Infatti, pur essendo stati formalmente richiesti dalle amministrazioni locali, l’azienda non vuole fornire i dati perché risulterebbe subito evidente che le vere motivazioni del piano di chiusure e razionalizzazioni sono dovute esclusivamente alla carenza di personale negli organici ed alla scelta di un progressivo abbandono del presidio del territorio, messo in atto esclusivamente per aumentare i profitti a discapito della capillarità e della qualità nell’erogazione dei servizi.
Oltre a ciò, ci risulta che l’azienda abbia già effettuato le comunicazioni ai singoli sindaci delle chiusure/razionalizzazioni, ma tale informazione non è ancora stata fatta al Sindacato, mostrando scarso rispetto nelle corrette relazioni industriali e per le conseguenti ricadute sul personale, sui servizi e nella complessiva riorganizzazione del lavoro.
In sostanza, questo è solo all’inizio di un piano di forte ridimensionamento della rete degli uffici e dei servizi postali in Lombardia, snaturando il ruolo che dovrebbe esercitare un’azienda da sempre fortemente radicata nel territorio come Poste Italiane”.

Continueremo pertanto ad attivare tutte le iniziative possibili, insieme alle Amministrazioni locali, Anci ed ai cittadini, per evitare l’attuazione di un piano che, oltre ad indebolire la potenzialità aziendale, sarà causa di gravi disagi ai cittadini ed agli anziani nei piccoli comuni già disagiati per la carenza di infrastrutture e servizi.
Sesto San Giovanni, 3 luglio 2015

CISL Poste Lombardia

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