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Reggio Emilia. Ballotta (Cisl Emilia Centrale): Nuove politiche industriali definite anche a livello territoriale

Pubblicato il 2 Set, 2016

Reggio Emilia, 2 settembre 2016. A FestaReggio l’appuntamento “L’economia reggiana fra ripresa e incertezze” per una sera monopolizza l’attenzione del mondo imprenditoriale reggiano. Anche perché, dopo l’introduzione di Giacomo Bertani Pecorari responsabile provinciale Economia e Lavoro Pd che auspica “concretezza nell’affrontare il tema”, sul palco salgono William Ballotta, segretario generale Cisl Emilia Centrale, Patrizio Bianchi assessore al Lavoro Regione Emilia Romagna che auspica “una nuova visione del mondo del lavoro, complessiva e internazionale, con grande capacità di sapere cambiare e innovare, facendolo insieme”, Nunzio Dallari, presidente Cna Reggio Emilia, Andrea Volta presidente Lega Coop Emilia Ovest che apre con un coraggioso mea culpa su alcune scelte e responsabilità della cooperazione, Fabio Storchi presidente Federmeccanica. A monopolizzare l’attenzione è, per diversità di vedute, il confronto in chiusura tra il leader di Federmeccanica – che ancora non ha siglato il contratto nazionale dei metalmeccanici in contrapposizione alle richieste del mondo sindacale e del lavoro – e il segretario della Cisl. “Occorre che ci diciamo le cose che non vanno nella realtà economica reggiana – ha esordito Ballotta dopo il lungo elenco degli investimenti nel pubblico reggiano ricordata da Storchi che, per altro, ha citato in chiave ottimistica la disoccupazione reggiana (al 5,5% contro l’11,5% nazionale) -. Il primo dato è la grandissima disoccupazione giovanile che attanaglia Reggio, oltre il 30%: occorrono definire azioni immediate per contrastarla. Ricordo anche che con l’istituzione di un osservatorio sociale dedicato, dopo lo stravolgimento della crisi, rileviamo nuovi disagi. C’è una fascia grigia di persone che fatica a esprimere pubblicamente le proprie difficoltà, siano esse lavorative o sociali. E se siamo stati tra i primi a riconoscere il valore del Jobs act, oggi possiamo altrimenti affermare che, fuori da un contesto complessivo di politiche per il lavoro, non può portare ai risultati sperati”. Come prevedibile infiamma il dibattito il tema sul confronto delle politiche industriali. Per il leader della Cisl, infatti, “si può guardare con favore alle parole del presidente di Confidustria, Boccia che ha speso parole per confronto e collaborazione sulle parti sociali. Il sindaco Vecchi ha già preannunciato la convocazione del tavolo provinciale per il lavoro che, per Reggio, ci piace chiamare patto di comunità”. “Riteniamo – ha concluso Ballotta in risposta a quanto auspicato dall’assessore regionale al lavoro Bianchi – che le politiche industriali si possano definire anche a livello territoriale. Come sindacato guardiamo al tema delle dimensioni di impresa (che non necessariamente significa fondere le aziende), all’agevolare l’accesso al credito, a competenza, ricerca e innovazione elementi fondamentali per rilanciare la produttività, a partire dalla contrattazione aziendale e territoriale. La Cisl, per questo, attende l’avvio del Patto territoriale per Reggio Emilia”.

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