1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Dai Territori
  6. /
  7. Dai Territori > Lazio
  8. /
  9. Lazio. Lettera aperta di...

Lazio. Lettera aperta di Cgil, Cisl, Uil al presidente della regione e al commissario al terremoto

Pubblicato il 8 Set, 2016

Roma, 8 Settembre 2016 – “Non lasciamoli DI NUOVO soli”. Così CGIL Rieti Roma EST Valle dell’Aniene, CISL Roma Capitale Rieti e UIL Rieti nella lettera aperta inviata al presidente della regione Lazio e al commissario al terremoto. 

“In questi giorni  – si legge nella lettera – da parte di tutte le istituzioni abbiamo più volte sentito dire “non vi lasceremo soli”. Aggiungeremmo un “di nuovo” a questa affermazione perché sarebbe più giusto nei confronti delle vittime decedute o sopravvissute al terremoto. Abbiamo apprezzato e riconosciuto lo straordinario e immediato impegno delle istituzioni nell’affrontare l’emergenza che il terremoto ha determinato e a cui abbiamo dato il nostro contributo. Per questo vogliamo richiamare l’attenzione su una questione, spesso accantonata, che questa tragedia ha portato alla luce, e che, come organizzazioni sindacali, denunciamo da diverso tempo. Sin dai primi minuti c’è stata la consapevolezza della gravità dell’accaduto e ci siamo domandati: i soccorsi come raggiungeranno Amatrice? Infatti portare sul posto tutti i mezzi necessari per soccorrere le popolazioni colpite dal sisma è stato il primo e forse il più grande problema da affrontare; chi non frequenta quei luoghi, o li frequenta solo da turista, non può capire, ma chi ci vive regolarmente, il problema della viabilità lo conosce molto bene. Se pensiamo ai pochi lavori che sono stati fatti e si fanno, possiamo affermare che si conosce non solo il problema della viabilità, ma anche le criticità che il problema pone e che in questo frangente sono drammaticamente venute alla luce. Un mese prima del terremoto un ampio tratto della salaria per Amatrice era a senso unico e nei mesi precedenti il sisma ci sono state frane che hanno messo a repentaglio la viabilità e quindi la possibilità di collegare la valle Falacrina con il capoluogo. Gli unici che hanno proposto e tentato di risolvere quel problema, sono stati i lavoratori, le organizzazioni sindacali e il sindaco di Amatrice con il sostegno a distanza della prefettura. È venuta a mancare, invece, la consapevolezza dei più sull’importanza delle vie di comunicazione. La sottovalutazione di questo problema, infatti, ha comportato, negli anni, una serie di problemi legati alla sicurezza e al mancato sviluppo economico di quel territorio. Per questi motivi occorre dotarsi di un piano per liberare la provincia di Rieti dall’isolamento cui è costretta. Rinnoviamo, quindi, la richiesta di dotare la provincia di Rieti di un sistema di trasporti ferroviario e stradale degno di questo nome perché insieme alla doverosa ricostruzione c’è bisogno di passare rapidamente alla realizzazione di quanto già progettato e finanziato”. 

Ufficio Stampa CISL Roma Capitale Rieti 

Condividi