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Banche. First Cisl Toscana: “In regione è necessario mettere in sicurezza il sistema bancario per evitare una crisi ancora più devastante”

Pubblicato il 13 Set, 2016

Firenze, 13 settembre 2016. A Firenze si è svolto il primo incontro fra CGIL, CISL, UIL regionali (insieme con le loro Federazioni di categoria Fisac – First – Uilca) e la Regione Toscana come primo atto del Protocollo sottoscritto il 9 luglio scorso. Nel corso dell’incontro i sindacati confederali, dopo aver rappresentato le difficoltà in cui si dibattono molte delle banche toscane di grandi, medie e piccole dimensioni, e la situazione di disagio dei lavoratori del settore bancario e le loro società di servizi, hanno espresso grande preoccupazione per l’assenza di chiarezza e strategie delle aziende e dei livelli politici per ricercare una via d’uscita all’attuale situazione di stallo. Migliaia di lavoratrici e lavoratori ascoltano con preoccupazioni crescenti voci e “rumors” sui ipotetici prossimi assetti delle loro aziende in cui l’unica cosa certa è la diminuzione del loro numero, a prescindere dall’esistenza di piani di rilancio delle aziende stesse. Al MPS si rende indispensabile, dopo le dimissioni di Viola, la nomina di un nuovo Amministratore Delegato. Anche nella Nuova Banca Etruria, nell’ambito delle quattro “good bank”, le offerte fin qui presentate non sembrano offrire soluzioni efficaci, facendo leva prevalentemente sulla riduzione del personale. Non migliore il panorama di svariate aziende del credito cooperativo. Per la complessità delle problematiche del settore è necessario individuare strumenti idonei a mettere in sicurezza i lavoratori, i livelli occupazionali e lo stesso ruolo delle banche, senza decisioni unilaterali, ma coinvolgendo tutti i soggetti ai vari livelli. Anche per questa ragione le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto alla Regione Toscana di farsi parte attiva, attraverso la Conferenza delle Regioni, in linea con la richiesta unitaria d’incontro avanzata al Presidente del Consiglio sabato scorso. Nel caso si continuasse a non percepire, nella sua gravità, l’attuale situazione del credito e si continuasse con soluzioni posticce e inefficaci, le Organizzazioni Sindacali del settore sono pronte alla mobilitazione.

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