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Stipendi Manager. Cisl Emilia: Riduzione compensi ai vertici come segno di equità sociale

Pubblicato il 10 Ott, 2016

Reggio Emilia 10 ottobre 2016. “Riduzione dei compensi ai vertici delle partecipate, sia come strumento di contenimento dei costi a carico dei cittadini, ma anche quale segnale di equità sociale”. Sono le parole di Margherita Salvioli Mariani, segretaria generale aggiunta della Cisl Emilia Centrale, che così commenta il fatto che l’attuale amministratore di Iren, assieme ad altri sette manager dell”azienda percepiranno complessivamente circa 1,6 milioni di euro. Il nuovo ad risulta, secondo l’analisi dei piccoli azionisti di Iren, ha percepito nel 2015 ben 454.300 euro, 25.000 in più rispetto alla retribuzione 2014 del suo predecessore. “Con puntualità – aggiunge la Salvioli – come sindacato, come categoria dei pensionati o dei bancari (che in merito fece anche una proposta di legge costituzionale con 118 mila firma raccolte) dal 2010 proponiamo lo stesso tema. Un tetto agli stipendi dei manager pubblici o delle partecipate dagli stessi enti. Questo deve valere a tutti i livelli, non solo per Iren, ma anche in altri enti, pensiamo alle ferrovie”. Non è passata, infatti, inosservata al sindacato reggiano la recente nomina del cda di Italferr di un ex manager della cooperazione locale chiamato a presidente di Logistica Ferrovie Italiane, con uno stipendio che pare essere superiore ai 200 mila euro annuo. “Infine – conclude la segretaria – non è solo questione di indignazione, ma di smettere di richiedere i sacrifici ai soliti noti per poi chiudere gli occhi su un problema che, accomunato a pensioni d’oro e vitalizi, pare non trovare soluzione”.

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