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Metalmeccanici Magneti Marelli. Fim Cisl: Fiom si allinei con altri sindacati su questione scioperi

Pubblicato il 17 Ott, 2016

Bologna, 17 ottobre 2016. Durante tutta la settimana scorsa i delegati FIM sono stati impegnati, a partire dalle assemblee di martedì scorso, nella illustrazione della trattativa sui 18 turni e sugli impegni assunti dall’azienda finalizzati a creare le prospettive di lavoro per il futuro dello stabilimento di Crevalcore.

Giovedì si è svolta la assemblea da parte della FIOM durante la quale è stato proclamato lo sciopero di due ore per venerdì 14 ed il blocco dello straordinario per sabato 15, con motivazioni fumose nel merito mentre chiaramente finalizzato al sostegno della presenza al tavolo dei metalmeccanici della Cgil.
Venerdi il 76% dei lavoratori è rimasto a lavorare con gli RSA FIM e sabato 86% è entrato in azienda, a dimostrazione che il sabato si può lavorare a Crevalcore.

Nel volantino FIOM per lo sciopero del ci sono richieste già ottenute dalla nostra trattativa:
1. Investimenti per circa 8 milioni di euro per il biennio 2016/17
2. Stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato dei primi 20 interinali e assunzione di circa 10 figure professionali.
3. Interventi di manutenzione straordinaria e attività di formazione per consentire crescita professionale dei lavoratori addetti alla manutenzione.
4.Incontro di verifica a dicembre e commissione per valutare e migliorare schema di turni.

La nostra trattativa è durata mesi con scopo di migliorare l’organizzazione del lavoro, assicurare investimenti per il futuro dello stabilimento, incrementare l’organico a tempo indeterminato e ridurre le inefficienze produttive. Dal 1994 le aziende possono utilizzare i 18 turni , è a Crevalcore esiste lo scorrimento (martedì-sabato) dal 2002 .

Per la Fim Cisl Area Metropolitana Bolognese Roberta Castronuovo dichiara: ” Da inizio anno i ragazzi dì Crevalcore lavorano con il sabato straordinario, facendo 48 ore settimanali. Quest’estate sono entrati in azienda più di 60 lavoratori precari per riuscire a sopperire ai carichi di lavoro. Era diventata una situazione insostenibile e sindacalmente non accettabile. Da lunedì si lavorerà tutti ma meno, grazie alla stabilizzazione dei precari. Staremo con il fiato sul collo della dirigenza perché migliori l’organizzazione del lavoro in maniera che lavorino più persone, meno ore ma con più efficienza, in perfetto stile FIM. Lo sciopero è uno strumento importante e deve sempre essere finalizzato al raggiungimento di obiettivi concreti”.

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