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Reggio Emilia. Occupazione: Cisl interviene su Jobs act, investimenti e occupazione

Pubblicato il 20 Ott, 2016

Reggio Emilia, 20 ottobre 2016. Valore del Jobs act, investimenti delle imprese e occupazione. Sono i temi nei quali interviene la Cisl Emilia Centrale. “Gli ultimi dati pubblicati in materia di occupazione (quelli relativi al I semestre 2016) ci confermano la tendenza in atto del calo delle assunzioni a tempo indeterminato – osserva Michele Del Fabbro, segretario della Cisl Emilia Centrale con delega al mercato del lavoro -. Ciò è dovuto sicuramente al calo dell’incentivo per queste assunzioni, diminuito del 60% rispetto al 2015 (si è passati da 8.400 euro per il 2015 ai 3.250 euro per il 2016)”. “Un altro dato negativo è quello del calo degli avviamenti al lavoro nel primo semestre 2016 rispetto al 2015. Vi è, però, un dato positivo che deve essere messo in luce: il calo massiccio dei contratti a progetto che in molti casi nascondevano rapporti di lavoro subordinato. In provincia di Reggio Emilia sono stati 368 nel primo semestre 2016 contro i 1.187 rilevati nel 2015. Questi due dati significativi ci dicono che erano esagerate le diatribe in merito al fallimento dei provvedimenti contenuti nel Jobs Act o nella loro enfatizzata soluzione al problema dell’occupazione. Piuttosto il dato che se ne trae è che provvedimenti a sostegno di nuova occupazione devono essere accompagnati anche da forti investimenti da parte delle imprese”. “Non si possono avere risultati sull’aumento dell’occupazione stabile – afferma Del Fabbro – se ciò non viene accompagnato da altri strumenti collegati. Le sole leggi non possono produrre risultati sul fronte delle nuove assunzioni. E’ per questo necessario che la legge di stabilità introduca, in particolare, strumenti per favorire anche le assunzioni di giovani. E’, infine, indispensabile che si completino alcune norme del Jobs Act per poter rilevare in futuro miglioramenti sull’occupazione che diano quel segnale di svolta verso un aumento della ‘buona occupazione’, in modo particolare con i contratti a tempo indeterminato”.

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