Toscana. First e Cisl Toscana: venerdì presidio dei lavoratori di Equitalia davanti alla Leopolda contro lo smantellamento

Pubblicato il 2 Nov, 2016

Firenze, 2 novembre 2016. Le lavoratrici e i lavoratori di Equitalia scenderanno in piazza venerdì prossimo, 4 novembre, alle ore 15, a Firenze, nei pressi della ex stazione Leopolda, nell’ambito di un’agitazione unitaria decisa a livello nazionale, per manifestare con forza tutta la loro indignazione per l’emanazione del decreto fiscale che mette in discussione il loro posto di lavoro, e per le reiterate dichiarazioni del Presidente del Consiglio che, oltre ad offendere chi serve lealmente lo Stato, contribuiscono ad alimentare un clima nel quale trovano terreno fertile frange violente e giustizialiste che, con squallide e vigliacche azioni come quelle dello scorso 27 ottobre, mettono a rischio la stessa incolumità dei dipendenti. Con l’emanazione del decreto fiscale recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” che prevede la soppressione di Equitalia, lo Stato dà di sé una pessima immagine. I lavoratori, che da anni sono soggetti alle peggiori ingiurie scritte e gridate dagli evasori e bersaglio dei troppi rappresentanti politico-istituzionali esercitatisi ripetutamente nel “tiro all’esattore” alla ricerca di un facile consenso, vengono ora tacciati di essere dei “vampiri” proprio da colui che dovrebbe essere il garante del benessere del Paese! Il Governo dispone che gli 8.000 lavoratori (472 in Toscana), impiegati in un settore privato, siano trasferiti in un nuovo ente pubblico economico, subordinandone – all’art. 9 – il trasferimento “previo superamento di apposita procedura di selezione e verifica delle competenze”, non riconoscendo, nei fatti, le loro professionalità maturate sino a oggi e che, solo negli ultimi due anni, hanno consentito allo Stato di incassare oltre 15 miliardi di euro. Se passasse il concetto della verifica delle competenze ci sarebbe il serio rischio di vedere spazzato via, in dieci parole nascoste tra una virgola e un punto di un decreto populista, tutto il diritto del lavoro che fa capo all’art. 2112 del codice civile e che garantisce, in caso di cessione di ramo di azienda, la continuità lavorativa e i diritti acquisiti dei dipendenti. I lavoratori di Equitalia sarebbero solo i primi di una lunga serie che, a discrezione del datore di lavoro, potrebbero trovarsi a casa, superando le norme della legge 223 sui licenziamenti collettivi, le procedure contrattuali sulle ricadute occupazionali e le norme comunitarie in materia. La First e la Cisl Toscane intendono fornire tutto il loro appoggio alle lavoratrici e ai lavoratori di Equitalia, sollecitando le proprie strutture ai massimi livelli, affinché si modifichi il testo del decreto, per tutelare la lealtà, la professionalità e difendere la dignità di questi fedeli servitori dello Stato così pesantemente vilipesi da demagogiche esternazioni e da vili attentati alle loro persone. La Cisl invita nuovamente il Governo ad aprire un confronto con le parti sociali per affrontare una riforma della materia fiscale (come sollecitato con la proposta di legge popolare sottoscritta da 500 mila italiani e presentata dalla Cisl in Parlamento), che ristabilisca equità nel Paese e faccia partire una crescita della domanda interna necessaria a uscire dalla crisi.

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