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Puglia. Slp-Cisl, Slc-Cgil, Failp-Cisal, Confasal-Com e Ugl-Com: “L’ulteriore privatizzazione di Poste Italiane comporterà ricadute sui servizi ai cittadini”

Pubblicato il 2 Nov, 2016

Bari, 2 novembre 2016. I sindacati dei lavoratori delle Poste Italiane hanno ribadito, questa mattina a Bari, le motivazioni dello sciopero generale nazionale che vedrà gli Uffici Postali chiusi il prossimo 4 novembre in occasione della manifestazione che si terrà in tutte le piazze italiane. “Ci scusiamo del disagio che stiamo creando ai cittadini in questi giorni di mobilitazione nazionale, ma assicuriamo il pagamento delle pensioni già dal giorno 3 novembre.  La privatizzazione annunciata da Poste Italiane – spiegano i Segretari regionali di Slp-Cisl Franco Panzarino, Slc-Cgil Vito Battista, Failp-Cisal Anna Scarnera, Confasal-Com Claudio Montefusco e Ugl-Com Giuseppe Silvio L’Abbate – ci preoccupa soprattutto per le ricadute sui cittadini e sui servizi a loro dedicati. La riorganizzazione generale di Poste Italiane, che per noi è una svendita bella e buona, parla di razionalizzazione di alcuni uffici che non producono remunerazione, riferendosi ai presidi nei piccoli centri della nostra regione. Nulla di più sbagliato – aggiungono i sindacati postali – perché si tende a tagliare servizi di natura sociale che sono rivolti a tutti i cittadini dei centri più lontani dai capoluoghi”. Nella giornata di oggi, solo nella provincia di Bari oggi sono stati chiusi 25 uffici su 31 per permettere ai lavoratori di partecipare all’assemblea alla quale si sono contati circa 200 addetti postali”. In Puglia, secondo i sindacati dei lavoratori di Poste Italiane, sono circa 8 mila gli addetti alle funzioni, dei quali 3400 nella provincia di Bari”. Nel piano industriale nazionale proposto in questi mesi ci potrebbero essere 20 mila ricollocazioni su132 mila dipendenti. “In Puglia la riorganizzazione del solo servizio di recapito ai cittadini – spiegano i sindacalisti all’unisono – vede già in atto 200 addetti da ricollocare in altre mansioni mentre Poste Italiane, evidentemente, non sa in quale ruolo riposizionarli. Oltretutto – osservano Slp-Cisl, Slc-Cgil, Failp-Cisal, Confasal-Com e Ugl-Com – già il recapito a giorni alterni che si attua in molti comuni della Daunia e del leccese è contrario alla normativa europea sul diritto di comunicazione dei cittadini che vedono leso il diritto a ricevere la corrispondenza. Figuriamoci la possibilità che con la nuova riorganizzazione di Poste Italiane molti degli uffici postali potrebbero chiudere proprio nelle zone in cui è maggiore la necessità che stiano aperti”. Per questi motivi i sindacati hanno indetto sciopero generale dei lavoratori di Poste Italiane Spa per l’intera giornata del 4 novembre 2016 con manifestazioni in ogni regione e a Roma con presidio di fronte al Mef e manifestazione davanti la sede centrale di Poste di Viale Europa. La manifestazione regionale avrà luogo a Bari in piazza Libertà davanti alla sede del Palazzo del Governo con inizio alle ore 9,00 e a seguire fino alle 14,00. Bari, 2 novembre 2016

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