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Lazio/ Abolito ticket regionale. Sindacati: “Bene, ora avviare fase che guardi con attenzione ai servizi offerti ai cittadini”

Pubblicato il 11 Nov, 2016

Roma, 11 Novembre 2016 – “Il risanamento dei conti ha permesso di arrivare a eliminare il ticket sanitario regionale introdotto nel 2008. E’ una buona notizia. Ora è indispensabile avviare una seconda fase che guardi con attenzione ai servizi offerti ai cittadini della Regione Lazio che non sono ancora in linea con uno standart di qualità accettabile. Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Michele Azzola, il segretario generale della Cisl del Lazio Andrea Cuccello e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Alberto Civica. “Liste d’attesa per i servizi in rapporto con un eccessivo uso dell’intramoenia, rapporto tra sanità pubblica e convenzionata, funzionamento dei pronto soccorso e conseguente ospedalierizzazione, presidi sanitari territoriali, potenziando le case della salute quale alternativa ai ricoveri ospedalieri e qualità del lavoro e delle imprese che attraverso gli appalti svolgono servizi strategici per i cittadini continuano – sono la vera scommessa per stabilizzare i conti ed efficientare il sistema. Alla Regione abbiamo chiesto di aprire immediatamente un tavolo per gestire la nuova fase della sanità nel Lazio, che oggi, grazie al risanamento economico realizzato, deve guardare ai servizi offerti ai cittadini. E’ necessario definire un accordo quadro che affronti veramente i problemi che i cittadini denunciano da tempo, aprendo un confronto anche con le associazioni professionali che devono agevolare il processo di miglioramento della qualità del servizio, unica condizione in grado di garantire la sanità pubblica e, con essa, il diritto alla salute garantito dalla Costituzione”. “L’imponente lavoro realizzato per risanare i conti pubblici – aggiungono – rischia di non essere apprezzato dai cittadini se non strettamente legato al miglioramento dei servizi, vera piaga per i cittadini Laziali. Cgil, Cisl e UIl considerano questa seconda fase non meno importante di quella che ha portato al risanamento dei conti. Adesso ci aspettiamo la riapertura del tavolo che a dicembre 2014 ha portato all’abbassamento della pressione fiscale con una rimodulazione più equa dell’Irpef e dell’Irap e siamo pronti ad aprire una vertenza sulla sanità regionale per incidere realmente sullo status quo oggi denunciato dai cittadini della nostra regione”. 

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