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Emilia Romagna. Femca Cisl Emilia Centrale: da prime assemblee via libera dei lavoratori al rinnovo del ccnl nel settore ceramiche

Reggio Emilia, 3 dicembre 2016. Piace ai ceramisti reggiani l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale siglata il 16 novembre a Roma tra Confindustria Ceramica e i sindacati del settore Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil. Nel comprensorio ceramico reggiano sono oltre 5 mila i lavoratori interessati. «Nelle prime assemblee che si sono tenute in questi giorni negli stabilimenti Fincibec e gruppo Romani (ex Serenissima) i lavoratori hanno approvato l’intesa a larghissima maggioranza», ha detto il segretario generale della Femca Cisl Emilia Centrale Rosario Roselli durante l’attivo dei delegati regionali dei ceramisti Cisl, riunito per analizzare l’ipotesi di rinnovo del ccnl. «Entro il prossimo 16 gennaio dovremo sciogliere la riserva. Sono convinto che i lavoratori ci diranno di andare avanti perché questo è un buon contratto». Dal punto di vista economico l’aumento complessivo è di 81 euro, di cui 76 euro sui minimi e 5 euro sulla previdenza complementare. «Nei tre anni di vigenza contrattuale, cioè dal 1 luglio 2016 al 31 dicembre 2019, il monte salari complessivo aumenterà di 2011 euro – ha spiegato Gianluca Bianco, componente della segreteria nazionale della Femca Cisl – In particolare l’aumento di 76 euro è superiore all’inflazione prevista nel triennio. La prima tranche sarà in busta paga il 1° luglio 2017. In questa fase di profondo mutamento di regole e scenari, aver rinnovato un contratto nazionale rappresenta già di per sé un grande traguardo». «Al di là del risultato economico più che soddisfacente, questo contratto migliora sensibilmente il welfare contrattuale – ha sottolineato Maria Luisa Toschi, segretaria generale Femca Cisl Emilia-Romagna -. Abbiamo, infatti, ottenuto un incremento dell’aliquota contributiva al fondo di previdenza complementare (Foncer) a carico dell’impresa: dello 0,2 per cento (dal 1 luglio 2018) per gli addetti delle piastrelle e dei refrattari; dello 0,1 per cento (dal 1 luglio 2019) per quelli della ceramica sanitaria. È prevista, inoltre, – ha concluso la sindacalista dei ceramisti Cisl – una commissione che riveda le prestazioni sanitarie integrative con Fasie, il fondo integrativo».

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