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Calabria. Stato di agitazione dei lavoratori Lsu-Lpu calabresi proclama lo stato di agitazione

Pubblicato il 24 Lug, 2015

24 Luglio 2015- Stato di agitazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utitlità della Calabria. Lo ha deciso l’attivo unitario degli LSU/LPU Calabresi, riunito oggi a Lamezia Terme, e “fortemente voluto da NIDIL CGIL, FELSA CISL e UIL TEM.P regionali per mantenere alta l’attenzione delle istituzioni e della politica sulle problematiche normative e finanziarie per la contrattualizzazione e la stabilizzazione dell’intero bacino di lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità della Calabria” spiegano in una nota congiunta i Segretari generali di NIDIL CGIL, FELSA CISLe UIL TEMP, Antonio Cimino Carlo Barletta Gianvincenzo Benito Petrassi.

I sindacati chiedono di approvare al piu’ presto l’emendamento che consentirebbe l’utilizzo dei 38 milioni messi a disposizione dalla giunta Oliverio che, unitamente ai 50 milioni ministeriali andrebbe a corpire il fabbisogno annuo di tutti gli Enti utilizzatori, inclusi quelli commissariati o non ammessi al bando ministeriale per errori o scelte censurabili delle Amministrazioni,

Oltre allo stato di agitazione, decisa anche la mobilitazione fin da lunedì 27 luglio, l’attivazione di presidi davanti alle diverse sedi istituzionali ed ogni altra forma di lotta e mobilitazione incisiva “al fine di affiancare e sostenere l’iniziativa parlamentare che resta necessaria e determinante per risolvere immediatamente la vertenza”.

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