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Piemonte. Assunzioni in sanità, Cisl Fp: “Una vera beffa! Su 600 nuovi ingressi, solo 400 infermieri e Oss”

Pubblicato il 24 Lug, 2015

24 luglio 2015. La Cisl Funzione Pubblica Piemonte non ci sta e rispedisce al mittente – in questo caso all’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta – il piano di 600 assunzioni e le linee guida per gli atti aziendali.
“È evidente come il piano di assunzioni – afferma il responsabile della Cisl Fp Piemonte, Daniela Volpato – contenga gravi carenze e disequilibri. Sono infatti insufficienti le assunzioni sia di infermieri che di personale dedicato all’assistenza rispetto a quelle della dirigenza medica, più che triple. Servirebbe un potenziamento ben più corposo di infermieri negli ospedali e, nei servizi territoriali, particolarmente sotto organico, soprattutto in considerazione del periodo estivo”.
La Cisl Fp denuncia la “scelta grave e squilibrata” e il mancato “governo” del piano assunzionale da parte della Regione.
“Le previsioni del patto per la salute – continua Volpato – sono di migliorare e aumentare l’assistenza alle persone con multipatologie e rispondere alla cronicità, non solo negli ospedali ma anche nei servizi territoriali. E senza infermieri e Operatori socio sanitari tutto questo non è possibile!”.

L’Assessorato, nell’incontro che si è tenuto ieri, ha annunciato ai sindacati che le linee guida per gli atti aziendali, che dovevano essere oggetto del confronto e di cui il sindacato non ha ricevuto neppure una bozza di testo, saranno già approvate in Giunta lunedì 27 luglio.

“Ancora una volta – prosegue la responsabile della Cisl Fp Piemonte Volpato – siamo di fronte alla scelta di un taglio lineare alle strutture e nessun reale programma di valorizzazione delle professioni sanitarie, con la previsione dello sviluppo della dirigenza per le stesse, già normata a livello nazionale dal 2004, e a nessuna concreta sperimentazione di modelli di implementazione delle competenze come l’introduzione di specializzazioni per la presa in carico del paziente. Prosegue da parte dell”assessorato un percorso di azioni unilaterali, senza consentire la partecipazione di tutti gli attori del Sistema sanitario regionale impedendo, dopo lo scempio fatto nel passato, una reale ottimizzazione della spesa e non rispettando gli impegni assunti con le organizzazioni sindacali a seguito della disponibilità del Presidente Chiamparino”.

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