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Lombardia. Cisl Scuola: “La riforma non risolve il problema del precariato e non garantisce una scuola migliore”

Milano. 2 settembre 2015. “Il piano straordinario delle assunzioni previsto dalla riforma della Buona Scuola non risolve il problema del precariato e non offre un servizio migliore alle famiglie perché non garantisce la continuità didattica: i supplenti c’erano prima e ci saranno anche adesso, nonostante le dichiarazioni del Governo. A Milano sono attese circa 2.300 assunzioni previste dalla fase B del piano, cioè da tutta Italia, in realtà i docenti che prenderanno servizio saranno molti di meno, di fatto solo quelli che non riusciranno ad avere entro l’8 settembre una nomina annuale nella provincia di appartenenza.
Insomma, nel milanese avremo i soliti disagi per l’avvio dell’anno scolastico: personale precario e classi scoperte. I problemi più grossi riguarderanno gli insegnanti di sostegno per i disabili nelle scuole di ogni ordine e grado e i docenti di matematica in quelle secondarie di primo grado. Queste professionalità ci sarebbero a Milano, ma il ministero non ha voluto ascoltare la proposta della Cisl Scuola di attingere anche tra il personale inserito nella cosiddetta seconda fascia delle graduatorie di istituto, che ha gli stessi requisiti dei colleghi assunti dal piano”.

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