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Lazio.Atac, Sorrentino e Donati (Fit Cisl reg.le): “Doveroso riconoscere lavoro fatto in azienda di razionalizzazione ed efficienza”

Pubblicato il 10 Set, 2015

Roma, 10 Settembre 2015 – “Abbiamo appreso con estremo favore la dichiarazione stampa del Presidente e vice Presidente della VII commissione consigliare di Roma capitale-COMMISSIONE MOBIILITA’, una relazione precisa e ben dettagliata che mette in luce l’ottimo lavoro fatto sino ad oggi dall’azienda capitolina ATAC Spa e dell’amministrazione comunale che ne è proprietaria”. Così, in una nota, Francesco Sorrentino e Gianluca Donati, rispettivamente segretario generale e segretario della mobilità della Fit Cisl Lazio.
“Finalmente una parte dell’amministrazione pubblicizza il lavoro, oseremmo dire, storico, fatto sino ad oggi da due anni a questa parte, di razionalizzazione e messa in sicurezza dei conti della più grande azienda del TPL italiano. Un ringraziamento da parte nostra va all’attuale consiglio d’amministrazione, per il lavoro svolto e per aver dimostrato capacita di dialogo con le OO.SS. ed i lavoratori. Il lavoro fatto, insieme a Roma capitale sino ad ora, rimarrà nella storia. ATAC era fallita, oggi è un azienda in grado di prepararsi a competere sul mercato. Di strada – continua la nota – se ne è fatta molta, e molta altra se ne deve ancora fare per mettere definitivamente in sicurezza il futuro della società e dei relativi livelli occupazionali.
“Auspichiamo altresì che l’amministrazione capitolina operi in continuità, e smetta, come negli ultimi periodi ad intervenire in maniera disordinata sulla gestione dei processi industriali dell’azienda di proprietà, ATAC SpA. Non comprendiamo, invece, la scelta di questi giorni di Roma capitale di riconoscere solo all’azienda ROMA TPL SCARL le rivalutazioni del proprio contratto di servizio nel rispetto della normativa vigente ed in funzione dei rinnovi dei CCNL di categoria. Ci risulta strano – conclude la nota – che questa rivalutazione avvenga solo per una società privata del TPL romano che nelle migliori delle condizioni non paga da due mesi le retribuzioni dei lavoratori, da quasi tre anni non versa le trattenute sulle buste dei lavoratori al fondo previdenziale PRIAMO ed è in ritardo sul versamento ad alcune finanziarie delle trattenute in busta dei finanziamenti dei lavoratori di circa un anno, mentre alla società di proprietà pubblica, che è regolare con tutti i rapporti con i propri dipendenti, non gli viene riconosciuta la rivalutazione”.

Roma, 10 settembre 2015

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