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Sicilia. Sindacati, povertà: “l’emergenza dentro un piano pluriennale”

Pubblicato il 26 Mag, 2015

26 maggio 2015. “Diciamo no alla logica del sussidio”. Contro la povertà assoluta serve una manovra che, assieme a misure per far fronte all’emergenza, preveda interventi su più fronti: “un piano regionale pluriennale contro la povertà. La ristrutturazione del welfare regionale e locale. E misure di politica attiva centrate sui servizi alla persona”. Così le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil nel giorno della presentazione all’Ars del disegno di legge di iniziativa popolare sull’integrazione al reddito contro la povertà assoluta. “Un’iniziativa che riteniamo fondamentale – affermano Mimma Argurio (Cgil), Rosanna Laplaca (Cisl) e Luisella Lionti (Uil) – ma che da sola è insufficiente per superare l’estrema condizione di disagio che in questi anni di crisi ha colpito drammaticamente famiglie e bambini”. Secondo gli ultimi dati Istat, scrivono infatti i sindacati, in Sicilia nel 2013 a vivere in condizioni di povertà assoluta sono stati 229 mila minori (+5,9%rispetto all’anno precedente). In pratica, uno su quattro è povero. E il dato colloca l’Isola al secondo posto tra le regioni italiane, per povertà minorile.
Dal governo della Regione le confederazioni si attendono “precisi impegni scanditi da tempi e modalità fissati in un piano pluriennale e una politica di servizi per l’inclusione sociale”. Parallelamente, sottolineano, alle misure richieste anche in questi giorni al governo nazionale dall’Alleanza contro la povertà di cui Cgil, Cisl e Uil fanno parte e che nei prossimi giorni vedrà la luce anche nella versione regionale.

Ufficio stampa Cisl Siciliare

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