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Toscana. Il Mugello perde un altro presidio importante: la Cisl chiede un incontro al sindaco Omoboni

Pubblicato il 16 Nov, 2015

16.11.15 L’Agenzia delle Entrate dietro il paravento della spending review si appresta a chiudere molti uffici in Italia fra i quali quello di Borgo San Lorenzo. Per questo la Cisl Funzione Pubblica di Firenze e Prato ha chiesto un incontro con il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, fissato per domani, martedì 17 novembre, alle ore 10,30.

“Ci chiediamo – dice Giuliana Guidoni, della Fp-Cisl – cosa si celi dietro questa operazione che sicuramente non porta nessun risparmio in quanto gli eventuali costi dei fitti passivi delle sedi potrebbero essere annullati chiedendo locali a titolo gratuito ai sindaci. Sicuramente chiudere l’ufficio di Borgo San Lorenzo ha delle conseguenze tangibili immediate e pericolose. Si toglie un presidio di legalità sul territorio, aprendo spazi all’evasione fiscale ed al sommerso, situazioni da combattere secondo i programmi del Governo. Si creano disagi enormi ai cittadini, costretti ad andare a Firenze per poter accedere a tutti i servizi resi dall’Ufficio di Borgo San Lorenzo.”
L’ufficio di Borgo è competente per un territorio molto ampio (1.128 chilometri quadrati) non ben collegato con i mezzi pubblici e con una popolazione di oltre 63 mila abitanti. I comuni interessati sono quelli di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero, Vaglia, Vicchio.
Nell’Ufficio di Borgo al momento lavorano 15 persone, compreso il Direttore, che erogano numerosi servizi, come istanze Civis, controlli preventivi, registrazione atti, comunicazione irregolarità, dichiarazioni di successione, controlli 36 ter, rimborsi ii.dd.
Nel solo 2014 sono stati circa 10 mila gli utenti che hanno usufruito dei servizi resi dall’ufficio. “10 mila persone che – dice Guidoni – con la chiusura dell’ufficio, sarebbero costretti a “migrare” a Firenze, con evidenti disagi e aumento di costi e tempo perso.

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