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Salute e Sicurezza Avviso Comune

Pubblicato il 29 Lug, 2015

Considerata la rilevanza ed urgenza, sia del tema dell’individuazione di criteri identificativi certi per quanto concerne gli organismi paritetici (come da nota seguente), sia dell’ipotesi di ridimensionamento dei numeri della Commissione consultiva permanente (come da nota seguente), trovando comune sentire sulla necessità di intervenire, su entrambi gli aspetti, con Confindustria, si è ritenuto opportuno stipulare, unitariamente, due Avvisi comuni, dando così un segnale politico forte ai diversi interlocutori direttamente e indirettamente interessati e coinvolti dalle questioni in parola. In uno specifico incontro con la sottosegretario Bellanova, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, entrambi gli Avvisi comuni sono stati illustrati e consegnati.

Gli argomenti oggetto degli Avvisi comuni sono, rispettivamente:

  • Avviso comune (All. 1) concernente la volontà reciproca e la valutazione di urgenza del giungere ad una formalizzazione, mediante strumento legislativo, dei criteri di identificazione degli organismi paritetici (strutture bilaterali specifiche per i temi della salute e sicurezza sul lavoro, previsti anche dalla normativa vigente per quanto concerne esclusivamente il ruolo e la composizione). Ad oggi mancando vincolanti criteri di identificazione (e un repertorio ufficiale) si sta assistendo ad una proliferazione di presunti organismi che operando fuori dalle regole creano, non solo concorrenza sleale, ma distolgono le aziende dal circuito virtuoso della bilateralità/pariteticità.
  • Avviso comune (All. 2) concernente la reciproca considerazione di inaccettabilità della modifica avanzata dallo Schema di decreto n.176 (relativo alla L.183/2014, c.d. Jobs Act) relativa al mancato mantenimento degli equilibri, rispettosi di un modello di un “tripartitismo perfetto”, riferiti al numero dei componenti la Commissione consultiva permanente (ex art. 6 del d.lgs. 81/08 s.m.) per ciascuna parte rappresentata. Concordando sulla necessità di un ridimensionamento dei numeri per ciascuna componente, lo squilibrio previsto (17 componenti per Stato-Regioni, 6 per parte datoriale e 6 per parte sindacale) porta in concreto a rendere poco efficace la partecipazione attiva delle parti sociali ai lavori della Commissione. Organismo, quest’ultimo, nel quale siedono, per nomina effettuata con decreto ministeriale, le più alte competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, indicate dalle rispettive componenti, sia per parte istituzionale che per parte sociale (datoriale e sindacale).

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