Lavoro autonomo e lavoro agile, approvato dal CdM il Disegno di legge collegato alla legge stabilità. Per la Cisl il testo va nella giusta direzione

Pubblicato il 16 Mar, 2016

4 Marzo 2016 – Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’annunciato disegno di legge collegato alla legge di stabilità relativo a due importanti questioni: il lavoro autonomo ed il lavoro agile. Per la Cisl il testo va nella giusta direzione ma, nonostante si tratti di un disegno di legge del Governo, per di più collegato alla legge di stabilità, cosa che dovrebbe garantire un percorso parlamentare più rapido, lo stesso Ministro del Lavoro ha fatto presente che i tempi di discussione e approvazione potrebbero essere lunghi.

Circa i rapporti di lavoro autonomo non imprenditoriale, che dopo l’eliminazione delle collaborazioni a progetto, sono ora regolamentati con collaborazioni coordinate e continuative, oppure con Partita Iva, il disegno di legge mira ad estendere loro alcune delle tutele normative previste dalla abrogata legislazione sul lavoro a progetto, ad ampliare le spese fiscalmente deducibili, a fornire a tali lavoratori alcuni servizi, a tutelarli da contratti con clausole inique e, per i soli iscritti alla gestione Separata Inps, ad ampliare alcune prestazioni. I giornali hanno infatti parlato di “Jobs Act” dei lavoratori autonomi.

Per la Cisl il testo va nella giusta direzione, perché mira, a tutelare meglio il lavoro autonomo genuino, dopo l’operazione di contrasto al falso lavoro autonomo compiuta dal Jobs Act (Dlgs 81/2015). Tuttavia le tutele approntate sono da rafforzare, in particolare per il lavoro autonomo “debole” , e la Cisl si appresta a presentare a Governo e Parlamento proposte migliorative.

La seconda parte del disegno di legge introduce nel nostro ordinamento la regolamentazione del lavoro agile (“smart working”), che da qualche anno viene utilizzato in alcune aziende medio grandi sulla base di accordi collettivi, a cui in parte si ispira il testo in esame. Non si tratta di una nuova tipologia contrattuale, ma di una modalità di svolgimento della prestazione lavorativa che può avere vantaggi sia per l’aumento della produttività sia per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Anche in questo caso si tratta di un testo che, pur affrontando un tema per noi di grande interesse, è migliorabile, soprattutto per quanto riguarda il ruolo della contrattazione collettiva.

Una scheda di lettura e commento del testo

 

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