Jobs Act. Contratto a tutele crescenti e naspi, primi decreti attuativi. Schede di lettura e commento della Cisl

Pubblicato il 2 Mar, 2015

2 Marzo 2015 – Schede di lettura e commento  a cura del Dipartimento Politiche del Mercato del lavoro, dei due decreti relativi al contratto indeterminato a tutele crescenti e alla Naspi approvati in via definitiva dal Consiglio dei Ministri. 

Cosa cambia? 

Il decreto concernente disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti non si discosta sostanzialmente dal testo originario. (vai alla scheda di lettura)

  • In particolare in riferimento ai licenziamenti collettivi non è stata accolta dal Governo l’opportunità di rivedere il regime sanzionatorio in caso di violazione dei criteri di scelta stabiliti dai contratti collettivi, come proposto dalle Commissioni Parlamentari, e come chiesto con forza dalla Cisl.
  • Criticità per la Cisl anche in materia di successione di appalti, mentre è da valutare con favore il rafforzamento delle procedure conciliative volte ad evitare il ricorso giudiziario.
  • Resta positiva per la Cisl la volontà di promuovere il contratto a tempo indeterminato, anche con i forti incentivi sul piano fiscale e contributivo previsti dalla “Legge di Stabilità 2015”.

Per la Cisl si tratta ora di fornire in sede applicativa un’interpretazione della nuova disciplina che miri, quanto più possibile, a tutelare il lavoro e a valorizzare il ruolo della contrattazione collettiva.

Anche il decreto relativo alla Naspi non è stato modificato nella sostanza, tranne che per alcuni aspetti relativi al contratto di ricollocazione. La Naspi è migliorativa rispetto alla vigente Aspi, ma la Cisl insisterà a chiedere che la durata massima di 24 mesi sia messa a regime, che sia migliorata la condizione dei lavoratori stagionali, che sia chiarito meglio il requisito, con riferimento alle giornate di “lavoro effettivo”. Anche in questo caso la Cisl vigilerà sulle circolari applicative.

 

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