A che punto è l’attuazione delle nuove regole della rappresentanza sindacale

Pubblicato il 23 Ott, 2015

L’accordo tra CGIL CISL UIL e Confindustria del 10 gennaio 2014 ha introdotto nuove regole sulla rappresentanza sindacale. Vediamo cosa è stato fatto e cosa si sta facendo per dare attuazione a queste regole.
LA MISURA DELLA RAPPRESENTANZA
La rappresentatività dei sindacati viene misurata attraverso una media ponderata tra il numero dei lavoratori iscritti alle singole organizzazioni ed il numero dei voti espressi per l’elezione delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie).
Gli iscritti vengono rilevati dall’INPS (sulla base di un’apposita Convenzione stipulata con CGIL CISL UIL e Confindustria) attraverso l’Uniemens (il modello che utilizzano le imprese per il versamento dei contributi previdenziali). Le strutture sindacali raccolgono tutti i verbali di elezione delle RSU nelle aziende italiane e – attraverso le Direzioni Territoriali del Lavoro – le fanno arrivare all’INPS per la ponderazione con i dati degli iscritti (inizialmente per questa funzione era stato individuato il CNEL).
Ogni anno saranno resi noti i livelli di rappresentatività per ogni area di contratto nazionale per verificare chi ha titolo ad essere un soggetto di contrattazione: è richiesta una rappresentatività di almeno il 5%.

LE RAPPRESENTANZE SINDACALI
Vengono già elette con le nuove regole previste dal Testo Unico sulla Rappresentanza ed esprimono il loro voto per l’approvazione degli accordi a maggioranza semplice (50% + 1). Gli accordi così approvati sono vincolanti ed efficaci per tutti i lavoratori e per tutte le parti che hanno preso parte al negoziato. Queste regole hanno una grande importanza perchè danno certezza al sistema di relazioni industriali.

ESTENSIONE DEL SISTEMA DI REGOLE DELLA RAPPRESENTANZA
L’accordo con Confindustria ha aperto la strada per un ammodernamento generale delle regole della rappresentanza in tutti i settori delle imprese italiane.
Si stanno, infatti, stipulando, con gli opportuni adattamenti relativi alle caratteristiche dei singoli contesti, accordi con tutte le maggiori organizzazioni imprenditoriali italiane.
Dopo l’accordo con Confindustria si sono stipulati accordi sulla rappresentanza con: Confservizi, Alleanza Cooperative e Confcommercio.

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