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Non autosufficienza: tavolo con il governo e richieste delle parti sociali

CGIL CISL UIL e le rispettive organizzazioni di categoria dei pensionati SPI, FNP e UILP hanno partecipato il 16 novembre, congiuntamente ad alcune Associazioni impegnate per i diritti delle persone con disabilità, all’incontro del tavolo nazionale per la non autosufficienza, convocato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dalla Sottosegretaria Biondelli. Nel corso dell’incontro è stato chiesto al Governo ed alle forze politiche di assumere la non autosufficienza come tema prioritario da affrontare organicamente sia sul versante sociale che sanitario, oltre i segnali di attenzione della Legge sul “Dopo di noi” e la misura dell’Ape sociale per i lavoratori con familiari non autosufficienti a carico. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre espresso un giudizio positivo per il percorso avviato con il Tavolo per giungere alla definizione del Piano strategico nazionale e dei relativi livelli essenziali assistenziali (Lesna) e per l’intesa raggiunta lo scorso agosto in Conferenza Unificata che introduce nel Decreto di riparto del Fondo nazionale per le non autosufficienze le innovazioni concordate al Tavolo, pur ribadendo che,  per dare concretezza all’obiettivo di avviare la strutturazione di un sistema di interventi e servizi su tutto il territorio nazionale,   le risorse attuali del Fondo nazionale (400 milioni per il 2016 e 450 milioni dal 2017) sono largamente insufficienti. E’ stato altresì valutato positivamente l’emendamento del Ministero del Lavoro alla Legge di Stabilità per il 2017 di incremento strutturale del Fondo con ulteriori 200 milioni di euro e condiviso che per proseguire nel percorso avviato di individuazione di criteri omogenei si costituisca una commissione per definire le disabilità gravi.
Rispetto alle risorse previste nel Decreto di riparto per il 2016 (in attesa di pubblicazione sulla G.U.) il Ministero ha già avviato le procedure necessarie con le Regioni, per cui sono in pagamento le quote di: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte e Toscana. Le altre Regioni o per questioni di contabilità regionale o per incompleta documentazione andranno in pagamento probabilmente con il prossimo anno.
A sostegno delle rivendicazioni dei sindacati e per dare concretezza al processo di innovazione avviato, Cgil, Cisl, Uil,SPI, FNP e UILP hammo inoltre previsto di realizzare iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione regionali e territoriali sia verso l’opinione pubblica che nei confronti delle istituzioni e della politica. Avanzata anche la richiesta urgente di incontri alle Commissioni parlamentari per incidere sulla Legge di Stabilità. 

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