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Legge di stabilità 2016: le valutazioni della Cisl

Pubblicato il 3 Nov, 2015

La manovra economica di finanza pubblica per il prossimo triennio secondo la Cisl persegue il consolidamento della ripresa agendo soprattutto attraverso la riduzione della pressione fiscale sulle imprese e l’abbattimento del costo del lavoro ma rischia di essere poco incisiva sul piano del sostegno alla domanda interna ed insufficiente rispetto all’equità sociale”. Nel documento emerge come l’andamento dei consumi rischi di rimanere negativamente condizionato dall’alto tasso di disoccupazione e dal blocco dei contratti nel pubblico impiego.
La neutralizzazione degli aumenti di Iva ed accise per il 2016 è positiva, così come l’eliminazione della Tasi sull’abitazione principale e la detassazione dei premi di risultato per stimolare merito e produttività, ma servono più investimenti pubblici, risorse adeguate per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e l’assunzione di un respiro strategico che nell’orizzonte di previsione triennale della manovra riduca significativamente l’Irpef, a cominciare dal carico fiscale che grava sui redditi da lavoro e da pensione. Il ripristino della flessibilità nell’accesso al pensionamento, in questo scenario, non può essere ulteriormente rinviato ed è indispensabile per sbloccare il mercato del lavoro, anche per offrire nuove opportunità lavorative ai giovani.

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