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Previdenza Furlan: “Positivo l’avvio del confronto tra il Governo e le categorie dei pensionati sulla rivalutazione. Ma ora bisogna cambiare anche la legge Fornero”

Pubblicato il 17 Giu, 2015

16 giugno 2015- “La buona notizia è che è partito il tavolo di confronto con le nostre categorie dei pensionati, per la Cisl con la Fnp, sulla questione della rivalutazione delle pensioni e della perequazione. Però questo non basta”. Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine dell’Assemblea Nazionale dell’Anteas all’ Expo di Milano. “Bisogna aprire anche il tavolo di confronto sulla riforma Fornero a partire dalla flessibilità in uscita. Ci sono tante proposte, le leggiamo sui giornali da chi ha titolo e da chi ha meno titolo. Abbiamo bisogno, invece, di un confronto vero con il Governo sia con il ministro Poletti, ma anche con il Presidente del Consiglio Renzi per fissare davvero i punti di cambiamento della riforma Fornero a partire dal dare la possibilità di uscire prima dell’età dei 67 anni”.

Sulla questione della rivalutazione delle pensioni e della perequazione si è espresso anche il Segretario generale dei pensionati della Cisl, Gigi Bonfanti intervenendo in particolare sulle affermazioni del presidente dell’Istituto di previdenza Tito Boeri circa il ruolo dei sindacati sulla questione:
“Spero che quello di Boeri sia solo un problema di memoria, altrimenti verrebbe da pensare che il presidente dell’Inps mente sapendo di mentire” – ha commentato Bonfanti in merito alle affermazioni del presidente dell’Istituto di previdenza con le quali ha replicato ai sindacati che ieri lo hanno invitato ad avere un atteggiamento di maggiore rispetto nei loro riguardi.
“E’ inconcepibile – ha detto Bonfanti – leggere che il sindacato, secondo Boeri, non abbia avuto e non abbia alcun ruolo nelle due operazioni riguardanti il montante contributivo e lo spostamento del pagamento di tutte le pensioni al primo del mese. Su quest’ultimo problema, infatti, sono di aprile le nostre dichiarazioni con le quali si riconosceva all’Inps di aver adottato una decisione di buon senso accogliendo la nostra richiesta di uniformare tutti i pagamenti giunta alla fine di tante battaglie insieme a Spi e Uilp, richiesta ribadita in un incontro avuto con lo stesso Boeri. Evidentemente il presidente dell’Inps ha anche dimenticato di averci convocato il 19 marzo proprio per avviare una nuova ed importante fase di dialogo e di confronto tra i sindacati dei pensionati e l’Ente previdenziale, incontro nel quale ci siamo impegnati a lavorare insieme per aggiornare il protocollo di relazioni sindacali e ad affrontare le questioni di competenza dell’Istituto che riguardano da vicino la vita dei pensionati italiani. Se, in seguito, questa fase di trattativa ha subìto un arresto – conclude Bonfanti – non è certo per colpa nostra ma dello stesso Boeri che continua a fare quello che, per molto tempo, ha fatto il governo, screditando il sindacato e non riconoscendogli il ruolo che gli spetta effettivamente nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei pensionati”.

 

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