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Migranti. Furlan: “La strage di donne nel canale di Sicilia è una grave responsabilità dell’Europa

Pubblicato il 30 Giu, 2016

Roma, 30 giugno 2016. “La morte di tante donne nel barcone affondato oggi nel canale di Sicilia è una tragedia su cui pesa l’immobilismo dell’Europa e della comunità internazionale che non vogliono affrontare il tema dei migranti con grande senso di responsabilità, solidarietà e doveroso rispetto della vita umana”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan in una nota. “Mentre a Bruxelles si continua a non affrontare la questione, come dimostra anche l’ultimo Consiglio Europeo e sebbene le proposte italiane sul “Migral Compact”, come scelta consapevole di accoglienza e di cooperazione degli Stati Europei, siano state definite positive ed interessanti, migliaia di persone disperate continuano purtroppo a morire in mare nell’indifferenza generale dei Governi e delle istituzioni europee. Le donne ed i bambini rappresentano ormai un parte consistente dei rifugiati e dei migranti che approdano nel nostro Paese, sono le persone più vulnerabili e per questo oggetto di violenze e soprusi, anche durante i viaggi della speranza, dalla partenza sino all’arrivo a destinazione. Occorrono subito corridoi umanitari che facciano transitare in tutta sicurezza profughi e rifugiati, a partire proprio dalle donne e dai bambini, mettendo fine a questa interminabile strage e togliendo la materia prima ai trafficanti di esseri umani che continuano ad arricchirsi con la complicità della lentissima macchina decisionale europea”.

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