1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Primo Piano
  6. /
  7. Statali Furlan: la...

Statali Furlan: la sfida della Cisl e’ guidare i cambiamenti con piu’ contrattazione

Pubblicato il 4 Nov, 2015

4 Novembre 2015 – “E’ fondamentale rinnovare subito i contratti pubblici, a partire da quello della scuola. Ma bisogna cambiare anche il modello contrattuale per riorganizzare meglio la Pubblica Amministrazione ed i servizi per alzare il livello della produttività e della qualità dei servizi, legare gli aumenti salariali ai risultati ed agli obiettivi, venire incontro alle nuove esigenze dei lavoratori, creando una alleanza con le comunità locali, le famiglie, i cittadini, come è avvenuto con la battaglia sulla buona scuola”. Lo ha sottolineato la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso del suo intervento a Paestum all’Assemblea organizzativa della Cisl Scuola. “La Cisl è pronta a confrontarsi per cambiare la Pubblica Amministrazione. Per questo chiediamo al Governo di uscire dagli annunci e di aprire subito il tavolo di confronto per rinnovare tutti i contratti pubblici dopo tanti anni di blocco. L’innovazione contrattuale è la vera grande sfida culturale che il sindacato deve porsi oggi per guidare e non subire i cambiamenti. E’ chiaro che per fare innovazione ci vogliono le risorse dignitose per i contratti, molte di più di quelle previste dal Governo dalla Legge di Stabilità, ma sapendo che una parte delle risorse devono essere trovate anche nella riduzione degli sprechi e con la contrattazione decentrata che noi chiediamo al Governo di sbloccare. Questo è il vero snodo, l’elemento vero di innovazione che dobbiamo ottenere dal Governo, altrettanto importante quanto il tema dello stanziamento delle risorse, salvaguardando il ruolo del contratto nazionale che deve garantire le tutele ed il potere d’aquisto dei lavoratori. Ma i fattori della produttività, la formazione, gli orari, le giuste flessibilità devono essere affidate al secondo livello contrattuale nel privato come nel pubblico impiego. Questa è la battaglia della Cisl”.

Condividi