Grandi Temi
Sottocategorie
Ambiente, Energia, Salute e Sicurezza
I temi dell’Ambiente, del clima e dell'energia ricoprono un’importanza strategica per il benessere della generazione attuale e sempre di più per quelle future. La CISL nella consapevolezza della crisi climatica come vera emergenza planetaria del XXI secolo, affida particolare attenzione, impegno e risorse alla realizzazione di una autentica riconversione ecologica integrale della società e dell’economia. Per quanto riguarda i temi legati al settore dell’Energia la CISL ha da sempre come priorità lo sviluppo di politiche e di misure volte a favorire l’ottimizzazione, l'efficienza e un giusto mix energetico che affronti la questione del costo energetico per le imprese, per i cittadini e le famiglie. Per quanto concerne Salute e Sicurezza, l'attività viene svolta interagendo con le istituzioni, nazionali e locali, e con i diversi attori sociali, col fine di contribuire alla definizione di regole, di norme e di contratti ed accordi, finalizzati al promuovere interventi che favoriscano il miglioramento costante delle condizioni di lavoro.
Casa
Le politiche per la casa rappresentano un punto determinante nella definizione di interventi tesi al miglioramento del benessere individuale e della famiglia, nonché funzionali alla prevenzione del disagio e dell’emarginazione dei cittadini. I temi della casa e dell’abitare, proprio per queste ragioni, devono tornare ad essere presenti e centrali nel dibattito politico. La CISL, negli ambiti istituzionali in cui è deputata ad operare, si impegna per dare il suo contributo ed essere vicina ai bisogni dei cittadini e dei lavoratori italiani e stranieri.
Contrattazione
La contrattazione è per la CISL lo strumento più efficace per rappresentare e tutelare i lavoratori. I contratti nazionali di settore regolano i minimi salariali, l'orario di lavoro, l'inquadramento professionale, le tutele sociali; gli accordi di azienda o di territorio trattano l'organizzazione del lavoro, il salario legato ad obiettivi di produttività ecc. La contrattazione è anche una forma di esercizio della democrazia che rende protagonisti i lavoratori su temi importanti per la loro vita ed il loro lavoro. Innovare la contrattazione per stare al passo coi tempi è per la CISL un impegno continuo.
Europa - Mondo - Politiche migratorie
Apriamo i nostri orizzonti verso l’azione sindacale della CISL in ambito europeo ed internazionale attraverso la sua partecipazione alla Confederazione Europea dei Sindacati (ETUC/CES) ed alla Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC-CIS), alle attività di organismi sindacali europei ed internazionali (TUAC, Eurofound, etc) e delle Istituzioni internazionali (ILO, OCSE, ONU, etc) nonché alla sua attività di interlocuzione con le Istituzioni europee (Commissione UE e Comitato Economico e Sociale Europeo/CESE) ed al sostegno a progetti di cooperazione internazionale (ISCOS). L’attualità, il fenomeno migratorio nella sua complessità, le nostre proposte per favorire l’integrazione sociale e nel mondo del lavoro degli immigrati e delle immigrate, promuovendo nel contempo una politica che sappia tenere insieme diritti, doveri e responsabilità, nel rispetto della reciprocità che è alla base di una vera “cultura dell’integrazione”.
Mercato del lavoro
La CISL dedica particolare attenzione alla fase di profondi cambiamenti che stanno rivoluzionando il mondo del lavoro, contribuendo ad incidere sulla normativa e sulla sua applicazione, al fine di coniugare le esigenze aziendali di flessibilità con adeguate tutele per i lavoratori. Tutele che devono essere assicurate non solo sul posto di lavoro, ma anche nei periodi di ricerca del lavoro, con sussidi di disoccupazione e percorsi di formazione / riqualificazione.
Mezzogiorno
La CISL promuove politiche per il Mezzogiorno e per la coesione economica sociale e territoriale tali da favorire un migliore e più sostenibile sviluppo delle Regioni e delle aree meno sviluppate del paese, in una prospettiva di migliore integrazione economica e crescita delle opportunità di occupazione per tutto il Paese. Il mezzo necessario, ma non esaustivo, per raggiungere una effettiva e proficua crescita delle Regioni e dei Territori è un pieno ed efficace utilizzo dei Fondi europei strutturali e d’investimento (SIE). Per tale ragione la CISL segue la programmazione e riprogrammazione dei fondi per la coesione nazionali ( Fondo sviluppo e coesione ) ed europei, proponendo le proprie priorità per gli investimenti e per l’occupazione, in rapporto con le altri parti sociali e nel confronto con il Governo, e quindi esercitando il principio di partenariato previsto anche a livello dell’Unione Europea
Fisco e Previdenza
Il fisco e la previdenza incidono profondamente nella vita delle persone e le scelte politiche in questi campi contribuiscono in modo determinante a definire il grado di solidarietà raggiunto in un paese tra cittadini, tra lavoratori e pensionati, tra giovani e anziani. Le scelte compiute dal Governo e del Parlamento degli ultimi anni sul sistema fiscale e previdenziale, anche per effetto degli orientamenti e delle scelte compiute a livello di Unione Europea, invece hanno messo a dura prova gli italiani con esisti per molti versi assai incerti. Per cercare di contribuire a migliorare il quadro normativo e soprattutto rimettere al centro delle scelte politiche del legislatore l’importanza della solidarietà, della redistribuzione della ricchezza, dell’equità fiscale e della flessibilità e della adeguatezza delle pensioni la CISL ha elaborato una serie di proposte tra cui un progetto di legge di iniziativa popolare “Per un fisco più equo e giusto” e idee mirate e concrete sulle pensioni.
Riforme istituzionali, liberalizzazioni e privatizzazioni
La CISL sostiene una riforma delle istituzioni democratiche e un riassetto dei poteri dello Stato, delle Regioni e delle Autonomie locali improntati ai principi della semplificazione, della responsabilizzazione, della tutela degli interessi e dei diritti fondamentali dei cittadini e dei lavoratori, valorizzando il ruolo della società civile, dei corpi intermedi e delle loro forme di rappresentanza. Analogamente, la CISL sostiene il completamento del processo di liberalizzazione di settori economici rilevanti per lo sviluppo e la realizzazione di un programma di privatizzazioni finalizzato alla eliminazione della spesa pubblica improduttiva e dei costi impropri della politica.
Sociale e sanità
La CISL considera strategico per sostenere la crescita del Paese, investire in un sistema di welfare: universale, solidale, inclusivo e sussidiario. Per questo è impegnata a sviluppare, in un quadro nazionale, la contrattazione sociale di prossimità ed il sistema di relazioni territoriale, la contrattazione del welfare aziendale e di quello integrativo. Ponendo particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità come le famiglie in condizioni di povertà, con carichi di educazione e cura, le persone disabili e non autosufficienti, i malati cronici e le persone anziane. Di seguito si possono consultare e scaricare un’ampia gamma di documenti della CISL su argomenti di politiche sociali, della salute, familiari e di sviluppo del terzo settore e del volontariato. Ad esempio: programmazione e allocazione delle risorse finanziarie; livelli essenziali di assistenza; ticket, esenzioni ed Isee; accreditamento delle strutture e dei servizi; misure per l’equilibrio vita/lavoro, per l’integrazione socio-lavorativa e per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale; fondi sanitari integrativi e previsioni contrattuali di flessibilità orarie e welfare.
Servizi, Terziario e Agroalimentare
La CISL nel settore dei Servizi e Terziario raccoglie una vastissima area lavorativa che richiede specifiche politiche e proposte per ognuna delle aree che lo compongono: dal commercio ai trasporti, da banche e assicurazioni alle telecomunicazioni, dal turismo alle Poste, dall’agroalimentare all’edilizia (costruzioni) e alle infrastrutture ecc. Inoltre l’azione politica della CISL nel settore degli Appalti e di Autorità di vigilanza e di gestione. L’insieme delle Vertenze e la Contrattazione, oltre alla Legislazione e agli Studi che riguardano tutti i settori e i comparti, ci vedono impegnati ogni giorno a livello nazionale ed anche a supporto delle nostre Federazioni di categoria e delle nostre strutture Territoriali, categoriali e confederali.
Industria
Le politiche contrattuali del settore industria, dell’artigianato, delle pmi e della cooperazione si traducono in un rapporto diretto e costante con le Organizzazioni datoriali, con i Ministeri e le Istituzioni competenti, in naturale coordinamento con le Federazioni di categoria della CISL competenti. Studiamo le dinamiche economiche dei settori industriali e promuove il coordinamento delle iniziative delle varie strutture. Inoltre svolgiamo un'attività di supporto alle categorie nella gestione dei tavoli di confronto, a livello istituzionale, a fronte di processi di crisi e/o di ristrutturazione di rilevanza nazionale.
Pubblico impiego
Il rilancio del ruolo del settore pubblico come leva strategica per la crescita sociale, civile, economica del nostra Paese è tra le priorità della nostra attività sindacale. Per settore pubblico si intende un complesso sistema che comprende oltre diecimila amministrazioni pubbliche: le amministrazioni centrali dello Stato, gli enti di previdenza, le scuole di ogni ordine e grado, le università, gli enti di ricerca, gli enti del servizio sanitario nazionale, le regioni e le autonomie locali. Tutelare i lavoratori di questo importante settore e sviluppare politiche contrattuali innovative che contribuiscano all’erogazione di servizi pubblici di qualità che soddisfino in modo adeguato i bisogni dei cittadini e delle imprese è l’obiettivo della nostra azione sindacale.
Rappresentanza
La rappresentanza sindacale dei lavoratori costituisce un elemento fondamentale del tessuto democratico del nostro paese: attraverso di essa milioni di lavoratori danno voce nelle aziende in cui lavorano ai loro diritti e attraverso la contrattazione cercano di realizzare un equilibrio tra le esigenze delle aziende e quelle delle persone che vi lavorano. Il riferimento legislativo principale per la regolazione della rappresentanza sindacale in azienda si trova nella legge 300 del 20/5/1970 detta Statuto dei Lavoratori, che affida poi alla contrattazione la realizzazione dei principi stabiliti. Per questo è importante mantenere vitale questa forma essenziale di democrazia e per questo i sindacati confederali hanno siglato una serie di accordi per modernizzare il sistema di rappresentanza nel nostro paese. Il più recente di questi accordi (detto Testo Unico sulla Rappresentanza) è stato sottoscritto il 10 gennaio 2014 tra CGIL CISL UIL e Confindustria e rappresenta la sintesi degli accordi precedenti.
Partecipazione e democrazia economica
La Cisl considera la partecipazione come una modalità concreta per affermare l’emancipazione del lavoro e la sua non subalternità rispetto al capitale, per realizzare un protagonismo positivo del lavoratore, fatto di responsabilità e coinvolgimento, rispondendo alle esigenze di qualità poste dalla sfida dei mercati globali. L’ispirazione della Cisl, fin dalla propria nascita, considera la partecipazione dei lavoratori nell’impresa come il mezzo che consente di intervenire direttamente sul cambiamento economico-sociale proponendo un nuovo equilibrio tra lavoro e capitale, una nuova identità del lavoro ed una integrazione tra cultura rivendicativa e cultura della condivisione nella gestione, nell’intento di uscire dalla crisi con un più accentuato potere del lavoratore nell’impresa. La globalizzazione finanziaria e l’internazionalizzazione dei processi produttivi e commerciali pongono al sistema delle imprese sfide inedite, che richiedono un rinnovato coinvolgimento fra capitale e lavoro. La competizione di quantità, solo quantitativa, è perdente e la competizione sulla qualità implica un rapporto di coinvolgimento tra lavoratore ed azienda, tra qualità del prodotto e qualità del ciclo produttivo. Eppure la condizione reale nella quale si svolge il lavoro ed il sistema di relazioni è ancora quella nel quale il lavoratore viene vissuto, semplicemente, come un subalterno, un salariato. Questa contraddizione interroga il sistema d’impresa ed interroga anche il sindacato: se al lavoro viene richiesto più impegno, più coinvolgimento, più responsabilità, anche il capitale deve rimettersi in gioco.
La partecipazione non elimina il conflitto industriale e sociale, che è una componente naturale nelle relazioni sindacali, ma toglie al conflitto di interessi quel carattere di antagonismo finalizzato allo scontro finalizzato alla negazione reciproca, tipica del conflitto di classe, e lo incanala verso un sistema di regole ed una pratica fondata sul dialogo, attraverso una costanza di relazioni e di accordi contrattuali.
Sta cambiando la natura del capitale, sempre più dominato dalla finanza, e sempre meno dalla natura dei processi e del prodotto. Le scelte strategiche di investimento delle imprese si muovono in uno spazio di investimento sempre di più globale, che ha determinato il trasferimento di benessere dall'Economia occidentale verso i paesi emergenti.
I rapporti economici e della produzione sono sempre più influenzati dal ruolo dei mercati finanziari globali e dalla visibile interconnessione fra le Borse mondiali. Ecco perché la stessa democrazia politica diventa sterile se non si invera in una democrazia economica, in grado di esercitare un reale potere di controllo, di trasparenza e di interferenza sui meccanismi che regolano le decisioni complessive del sistema economico, nazionale e internazionale. Per questo, il naturale sviluppo della partecipazione finanziaria dei lavoratori e della partecipazione economica ai risultati dell’impresa consentono di incanalare l’evoluzione dei rapporti sociali ed economici verso una reale democrazia nell’economia.
L’obiettivo della partecipazione dei lavoratori si deve avvalere di una gamma diversificata di strumenti proprio perché la realtà delle dimensioni aziendali e la diversità dei settori produttivi non consentono di individuare risposte univoche o universalmente valide. Parliamo quindi dei diritti di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori.
Parliamo di partecipazione finanziaria ed economica, rappresentata dalle forme di azionariato dei dipendenti. Parliamo di partecipazione agli organi societari su diretta designazione dei rappresentanti dei lavoratori perché questa è una forma di partecipazione molto diffusa in Europa e che è stata anche introdotta nel nostro diritto societario, a seguito della trasposizione della Direttiva Europea sullo Statuto di Società Europea. Parliamo, infine, di partecipazione economica ai risultati dell’impresa, attraverso la valorizzazione del legame tra performance aziendale e retribuzione considerata come strumento di partecipazione ovvero incrementi salariali legati agli incrementi di produttività.
Politiche di genere e giovani
La CISL è quotidianamente impegnata nella promozione, inclusione e permanenza delle donne e dei giovani nel mondo del lavoro e in tutti gli ambiti della società e non solo, a favore di una piena affermazione del principio di parità e di pari opportunità di genere ed intergenerazionale.
Per quanto riguarda in particolare le donne e le lavoratrici, la CISL svolge la propria azione sindacale attraverso un proprio Organismo statutario dedicato, il “Coordinamento Nazionale Donne”. Creare una società aperta, inclusiva e giusta nei confronti delle donne e dei giovani, anche attraverso una maggiore attenzione alla contrattazione di secondo livello (es. conciliazione vita/lavoro e studio, formazione, benessere organizzativo), è la condizione fondamentale non solo per dare risposte alle loro problematiche e aspettative ma per contribuire a raggiungere obiettivi di coesione sociale e crescita per il nostro Paese.
Bilateralità
Gli Enti bilaterali, nati in origine nei settori dell'agricoltura e dell'edilizia, polverizzati e carenti di stabilità lavorativa per garantire ai lavoratori prestazioni fondamentali, nel tempo si sono strutturati e diffusi attraverso la contrattazione collettiva.
La bilateralità rappresenta un importante strumento di partecipazione sociale, concorrendo a realizzare, con la contrattazione collettiva, la società democratica fondata sull'apporto delle formazioni espressione della società civile, riconosciuta dalla Carta Costituzionale.
Bilateralità e partecipazione rappresentano la soluzione più autorevole e credibile per avviare una virtuosa alleanza tra capitale e lavoro sui temi della crescita, dello sviluppo e della giustizia sociale.