“I furbetti vanno puniti e il merito premiato, non c’è dubbio. Ma il ministro sbaglia se pensa di fissare per legge gli obiettivi su cui valutare i dipendenti pubblici. (…) La materia, come tutte quelle che riguardano la produttività, va affidata alla contrattazione, nazionale e decentrata, sul modello del settore privato.” Sulle risorse da destinare al rinnovo del contratto del pubblico impiego: ” I due miliardi stanziati non bastano, ce ne vogliono altri due”.