“Gesualdi non amava la retorica, preferiva le parole semplici, la solidarietà concreta, stare accanto agli utlimi, come aveva insegnato fin da bambino, Don Milani. Aveva guidato la Cisl i Firenze negli anni difficili della sfida al terrorismo e della strge mafiosa De’ Gergofili. Era un sindacalista tenace, con passione civile, al servizio del prossimo e sostenuto da grande speranza e fede che le cose non sono intangibili. Credeva molto nella fomrazione dei giovani e nella funzione sociale della scuola”.